È un piatto ribelle lo smash burger. L’eccezione alla regola della tecnica di cottura delle carni arriverà a Catania alla fine di settembre. «Il nostro progetto zero è un’idea che qui in Sicilia è ancora innovativa», spiegano al nostro giornale Peppe Gioeni e Andrea Puglisi. Due giovani giuristi catanesi che, dopo anni vissuti fuori dall’Isola, hanno deciso di tornare per dare vita a un progetto imprenditoriale quasi sovversivo. Perché rivoluziona totalmente il modo di cucinare gli hamburger e punta, inoltre, a coniugare il concetto di fast food con prodotti locali e di alta qualità. «Senza cadere nella retorica del food porn superpistacchioso che – sottolineano – al momento, va tanto di moda».
La smash è un particolare metodo di cottura che serve a rendere l’hamburger più croccante, gustoso e succulento. «Una tendenza che – dicono i due titolari del locale – è partita da New York, che è la patria dell’hamburger, e che sta facendo il giro del mondo». E, adesso arriva anche nel capoluogo etneo. «Una piccola bottega con la cucina a vista – è la descrizione del locale che aprirà in via Vittorio Emanuele Orlando, nella zona del tribunale di Catania – Uno schermo touchscreen da cui ordinare (se non lo si è già fatto prima dall’app) e tempi d’attesa brevissimi per ritirare il proprio smash burger». Niente posti a sedere, tutto sarà da asporto o con consegne a domicilio. «I nostri punti di forza – affermano Gioeni e Puglisi – saranno la velocità, i prezzi concorrenziali (da fast food ma con prodotti di alta qualità) e, soprattutto, l’innovativa tecnica di cottura».
La smash schiaccia l’hamburger su una piastra bollente che – come vuole la reazione di Maillard – crea una crosta croccante che sigilla la carne permettendo ai succhi di non fuoriuscire. «E noi – aggiungono i due soci che progettano già una catena di franchising – lo faremo non solo con le classiche carni rosse, ma anche con il pollo e pure in una versione vegetariana».