Continua senza sosta il servizio di raccolta della cenere vulcanica nella città Metropolitana. Sono oltre 267 le tonnellate che sono state rimosse a Catania, dal 16 febbraio allo scorso 9 marzo. L’Amministrazione comunale e Dusty fin da subito hanno messo in atto un fitto programma di pulizia straordinaria in tutte le aree cittadine, dando priorità alla viabilità principale.
Ad oggi sono 43 gli interventi effettuati ogni giorno, e vedono in azione 38 spazzatrici (15 durante la mattina, 10 nel pomeriggio e 13 la sera). Nelle due giornate con ricaduta maggiore di cenere e lapilli (16 febbraio e 2 marzo) le condizioni di emergenza e il rischio stradale sono stati mitigati prima di 72 ore. La sabbia vulcanica tutt’ora presente è dovuta chiaramente a fattori naturali e criticità esistenti.
Divieti di sosta per pulizie straordinarie
La cenere, a causa del passaggio delle automobili, tende ad accumularsi ai lati delle strade o sotto le vetture parcheggiate, dove è difficile effettuare sia la rimozione meccanizzata sia lo spazzamento manuale. Il Comune, pertanto, sta lavorando per la programmazione dei divieti di sosta in alcune zone, affinché si possa intervenire anche nei punti critici.
Ma l’Etna non aiuta. L’attività parossistica del vulcano, infatti, è in corso, e lo sarà ancora, come ha dichiarato il direttore dell’INGV Stefano Branca. Ciò rende complesse le manovre e difficoltoso il ripristino definitivo delle condizioni generali di decoro, ma non impossibile.
L’ufficio stampa della Dusty, infatti, rende noto che: “Le attività di rimozione della cenere lavica richiedono inoltre maggiore attenzione di quelle ordinarie, a causa dei danni inevitabili che causano agli automezzi. Le giranti delle turbine e le curve del circuito d’aspirazione delle spazzatrici si usurano sensibilmente circa 20 volte in più rispetto a quanto avviene con lo spazzamento tradizionale. Ciò significa che occorre operare con maggiore accortezza per non incorrere in guasti e quindi in disagi futuri nel servizio”.
Recupero del materiale per l’edilizia
Tuttavia, non tutto il materiale andrà perso. “Grazie a una convenzione che il Comune di Catania ha attivato con l’impianto di smaltimento, Dusty ha conferito ben 103 tonnellate di cenere vulcanica come terre e rocce da scavo- informano dall’ufficio Dusty- consentendone così il recupero del materiale locale che attraverso trattamenti speciali può essere riutilizzato in ambito edilizio in quella che viene definita architettura vernacolare”.
Modalità di raccolta
La Dusty, in ultimo, ricorda che: “Occorre raccogliere la cenere in piccoli sacchetti trasparenti e di esporli durante la settimana accanto ai contenitori stradali di prossimità, oppure, nelle zone servite dal porta al porta, insieme al vetro la domenica sera (solo per i residenti del quartiere Civita, l’esposizione della cenere andrà fatta la domenica mattina)”.
G.G.