Catania è sepolta dalla cenere. Strade nere come i lapilli rigettati dal Vulcano. L’Etna, per il momento, si è quietata. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania ha registrato un veloce decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che si è attestato su valori medi. Analogamente anche l’attività infrasonica ha subito un decremento.
Viabilità compromessa
Catania e i paesi etnei, però, sono coperti da strati spessi e pericolosi di cenere. In grande stile il rilascio di cenere e lapilli nel pomeriggio di oggi, nel corso dell’ottavo parossismo dal 16 febbraio. L’Aeroporto Fontanarossa-Bellini ha bloccato i voli in transito, in arrivo e in partenza. La pista è inagibile. I voli dirottati all’aeroporto di Cosimo. Ma i disagi riguardano la viabilità dell’intero hinterland catanese, in particolare i paesi etnei del versante meridionale come Nicolosi, Trecastagni, Pedara, Aci Sant’Antonio e San Gregorio.
Ordinanza valida per 48 ore
A Catania il Comune vieta nuovamente e per due giorni la circolazione dei mezzi a due ruote. Il Sindaco della città Metropolitana, Pogliese ha infatti emanato un’ordinanza che vieta per le successive 48 ore la circolazione dei mezzi a due ruote (cicli e motocicli). È imposta, inoltre, la riduzione della velocità di percorrenza delle automobili e degli autocarri a 30 Km orari come limite massimo in tutte le strade del territorio comunale.
Il primo cittadino ha, inoltre, disposto che già in serata si avvii una nuova raccolta della cenere vulcanica. Ai cittadini viene raccomandata la massima prudenza e di limitare gli spostamenti ai soli casi di effettiva necessità.
G.G.