Emergenza Pubblizervizi, refluenze sociali, finanziarie e strutturali nella città di Catania.
Si discuterà di questo nella seduta straordinaria del consiglio comunale che è stato indetto per domani, lunedì 12, alle ore 10.30. Noi abbiamo sentito il presidente del civico consesso, Seby Anastasi.
“Siamo coscienti come consiglio comunale che la pubbliservizi – spiega – è una partecipata dell’ex provincia, ora area metropolitana, non è competenza del Comune o del consiglio comunale, ma bisogna sottolineare due cose molto importanti: la prima è che si tratta di una legge assurda ed iniqua con risultati tragici, quella dell’abrogazione degli organi elettivi, quindi il presidente, la provincia, la giunta, e i consigli provinciali, che ci spinge al problema perché il consiglio comunale in questo momento in città è lungo l’unico organo elettivo, considerato che non abbiamo neanche il sindaco, che era anche il sindaco metropolitano. Il commissario quindi lo è sia per il Comune che per l’area metropolitana ex provincia”.
“Il secondo punto – continua Anastasi-è che quando si paventa il fallimento di qualsiasi impresa pubblica o privata che da lavoro a centinaia di famiglie, le ripercussioni sono immediate sulla città. Perdere anche un posto di lavoro è una tragedia, ancor di più nel meridione d’Italia, dove la crisi, la pandemia, la guerra, il gap Nord-Sud ha fatto sempre sentire la difficoltà dell’economia e della società. Alla luce di questa situazione su richiesta di tutto il consiglio comunale si è immediatamente proceduto a convocare imemediatamente la seduta”.
“Il consigliere Graziano Bonaccorsi – conclude – è stato il primo firmatario, come lo sono stati tutti gli altri consiglieri all’unanimità, maggioranza e opposizione, attenderemo in aula dopo il dibattito sicuramente dai toni fermi e costruttivi, la relazione del commissario straordinario che deve approfittare di questa assise cittadina affinché si faccia chiarezza, nei confronti della città, di questa partecipa e soprattutto dei lavoratori preziosissimi che svolgono servizi che impattano direttamente sul territorio. Ne cito uno per tutti: quasi tutte le scuole superiori ricadono nella gestione dell’ex provincia, area metropolitana, e sono in pieno centro cittadino. Basti immaginare tra tutti i servizi svolti sulle strade provinciali, quello dell’eliminazione della neve. Se si dovessero creare cumuli che bloccano le strade in alta quota per raggiungere le nostre mente turistiche dell’Etna, chissà quante disdette potrebbero arrivare ai nostri operatori turistici e strutture ricettive. Sarebbe una danno enorme per la città”.