Aumento dei costi delle bollette per l’approvvigionamento energetico e ricadute occupazionali nella zona industriale etnea.
Ad esprimere preoccupazione per questa situazione è Angelo Mazzeo, segretario provinciale della federazione Ugl Metalmeccanici.
“L’iformativa che ci è giunta ieri dall’azienda, ce l’aspettavamo considerato che l’aumento di oltre il 100% in poco tempo delle bollette è insostenibile anche per un’impresa sana”, spiega Mazzeo.
“A pagare sono gli imprenditori, ma anche le centinaia di lavoratori diretti e dell’indotto che rischiano conseguenze nefaste se non si trovano subito le soluzioni indispensabili. Quelle più a rischio sono le medie e piccole aziende che hanno subito la mazzata e potrebbero anche pensare a breve di chiudere battenti“, conclude.
Un grido di disperazione di tanti lavoratori e imprenditori che rivolgono ai vertici della Regione Siciliana, ai quali chiedono un incontro urgente, perché ci si possa confrontare su come superare questo difficile momento.
“C’è un estremo bisogno di immaginare nell’immediato anche una sorta di indipendenza energetica della nostra terra e, a nostro avviso, non bisogna più perdere ulteriore tempo nella realizzazione dei termoutilizzatori”, conclude l’esponente Ugl.