Tra aprile e maggio sfilate in grande stile, mentre la Fondazione sta lavorando al “Carnevale nel mare”
È un carnevale sotto l’ombra del Codiv-19 quello che sta vivendo Acireale, che anche quest’anno è costretta ad una versione ridimensionata di quello che è stato definito “Il carnevale più bello di Sicilia”.
La Fondazione Carnevale di Acireale, tuttavia, è riuscita realizzare 9 carri allegorici, 4 di grandi dimensioni e 5 più piccoli e anche 6 in fiore, preparati con i garofani.
Tra i vari rappresentanti delle associazioni acesi che si occupano delle realizzazioni artistiche dei carri, c’è un senso di speranza verso il futuro, ma soprattutto il desiderio di rilanciare il loro carnevale.
Seby Ardizzone, carrista dal 1979, figlio d’arte, si augura che si possa creare una scuola di carta pesta, come ci racconta in questa intervista insieme a Carmelo Messina, dell’associazione “Cama”.
Domani si chiuderà ufficialmente l’edizione 2022 delle manifestazioni carnascialesche, tra i concorsi “Carri in Miniatura”, “Maschere Isolate”, mostre fotografiche e proiezioni delle immagini storiche del carnevale.
Intanto la Fondazione, come spiega il presidente Gaetano Cundari, sta lavorando ad un progetto innovativo per il periodo estivo, “Il Carnevale nel mare”.
Previste l’esposizione di alcuni carri su piattaforme marine, comprese delle sfilate lungo il molo dei vari porti siciliani.
Dopo l’ultimo ciak, si attende il mese di aprile e maggio per tornare in scena, si spera, in grande stile.