Le fiamme logorano la Sicilia ed arriva la prima risposta alla richiesta di stato di mobilitazione della Protezione Civile inoltrata dal governatore Nello Musumeci al premier Mario Draghi: sull’Isola approderanno oggi ben trentatré squadre di volontari di Protezione civile provenienti dal Nord Italia.
L’obiettivo sarà contrastare l’ondata di incendi che alimentato dalle torride temperature si sta abbattendo senza sosta sull’Isola, rappresentando un pericolo sia per l’incolumità dei cittadini che per la vegetazione che per le attività commerciali il cui esempio per eccellenza è il lido Le Capannine di Catania, distrutto lo scorso 30 luglio nella giornata più dura per tutto il catanese.
Il riconoscimento dello “stato di mobilitazione” determina un concorso straordinario di risorse extra-regionali, sia in termini di uomini sia di mezzi appartenenti ai vigili del fuoco e al volontariato. Le squadre di volontari, esperto in antincendio, che si stanno già preparando provengono da Emilia, Friuli, Veneto, Trento, Bolzano, Piemonte e Lombardia.
«Nell’ambito del volontariato di Protezione civile – spiega il capo regionale Salvo Cocina – queste collaborazioni extraregionali avvengono in maniera bilaterale e con ottimi risultati operativi. Contestualmente il nostro Dipartimento sta organizzando la distribuzione sul territorio regionale delle squadre e la logistica, cercando alberghi idonei per ospitare i volontari nelle zone di Catania, Palermo ed Enna»
Nuove misure antincendio: convocato oggi vertice regionale
Inoltre, oggi alle 12:00 al PalaRegione di Catania si terrà un vertice regionale di Protezione civile convocato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. La riunione è stata voluta dal governatore per fare il punto della situazione e coordinare ulteriori azioni conseguenti all’emergenza incendi in Sicilia.
Nel corso del vertice sarà anche esaminata la condizione di sicurezza degli stabilimenti balneari nell’Isola e la possibile adozione di misure.
E.G.