Meglio di così non si poteva iniziare. Può bastare questa frase per sintetizzare l’inizio di campionato dell’Alfa Basket, società sportiva fondata a Catania 2010 e militante nella Serie C. La promozione in Serie B, sfumata negli ultimi anni, quest’anno sembra essere davvero a portata di mano, e l’inizio del torneo vede gli uomini allenati da Željko Zečević ancora imbattuti dopo sette gare.
Inizio scoppiettante con vittorie importanti
La conferma arriva dal direttore sportivo dell’Alfa Basket, Carmelo Carbone, che puntualizza come in realtà questo inizio di campionato fosse nei programmi della società, che però non molla la presa in vista del proseguo del campionato.
«Queste prime sette partite – spiega Carbone – sono andate abbastanza bene e siamo a punteggio pieno. Sabato scorso abbiamo vinto anche in casa del Cus Catania, che era un partita molto difficile e nella quale invece l’abbiamo spuntata giocando anche un bel basket e facendo una buona partita. Nelle precedenti abbiamo giocato a Comiso, dove abbiamo vinto a tavolino per un problema tecnico ai canestri, abbiamo vinto a domicilio a Gela, che è una delle squadre più importanti del campionato, abbiamo battuto in casa Gravina. Le partite più importanti a Comiso, Gela e con il Cus Catania le abbiamo vinte. Al momento siamo primi nel mini girone della Sicilia Orientale, poi le prime cinque faranno un altro campionato con le altre cinque del girone Sicilia Occidentale. Dopodiché ci sarà la classifica finale, che decreterà la griglia dei playoff».
I miglioramenti nella finalizzazione di gioco
Ancora il campionato è abbastanza lungo, ma «speriamo di continuare così, anche se per l’Alfa Basket è impensabile che non ci possa essere qualche inciampo. Noi cercheremo comunque di fare sempre al meglio per coronare il nostro sogno di promozione in Serie B. Se a gennaio ci sarà bisogno di intervenire sul mercato lo faremo».
Anche da un punto di vista tecnico le cose sembrano andare sempre meglio, perché «con l’allenatore importante che abbiamo e la società importante alle spalle non abbiamo al momento problemi. Milos Mihajlovic è un centro di poco più di due metri di altezza che ci permette di giocare più sotto canestro e all’interno dell’area. Prima tiravano da fuori, mentre quest’anno abbiamo molte più frecce nel nostro arco perché riusciamo a fare canestro da sotto canestro. Milos apre gli spazi e prende i rimbalzi assieme a Davide Drigo, che riesce a correggere tiri sbagliati mettendoli dentro. La nostra struttura al Leonardo Da Vinci ci aiuta molto, anche se cercheremo sempre di migliorare anche dal punto di vista delle strutture».








