Pian piano prende forma la ruota panoramica che girerà su piazzale Sanzio nel capoluogo etneo. L’annuncio ha fatto gonfiare i cuore dei catanesi d’orgoglio, pronti ad immortale “il mare e la vulcano” che i loro occhi avranno il piacere di ammirare da così tanta altezza.
Catania adesso non ha più nulla da invidiare alle grandi città internazionali. O forse sì perché se a mettere tutti d’accordo è la realizzazione di un’attrazione simbolo di successo nelle grandi metropoli, a far scoppiare la polemica ne è il luogo prescelto.
Nello slargo di piazza Sanzio la manutenzione è praticamente assente: erbacce incolte e cemento (e camion dei panini) infondono una sensazione di degrado e sporcizia al primo sguardo.
La cornice si “arricchisce” dallo spazio anonimo del parcheggio scambiatore Amt celebrato dal sindaco Pogliese come scelta per non gravare sul traffico urbano, accogliendo al suo interno le auto di chiunque arrivi fuori città. Un altro punto su cui calca la mano il primo cittadino catanese è la possibilità di raggiungere il sito sia in autobus che in metro. Uno sguardo sul lato pratico che stride con il fascino che accompagna da sempre l’idea di ruota panoramica.
Vista mare ( o fiume) obbligatoria
In tutto il mondo le ruote panoramiche si trovano in punti strategici e se non di fronte, nelle immediate vicinanze di uno specchio d’acqua. Pensiamo all’ “l’occhio di Londra”, la London Eye che si innalza tra il Ponte di Westminster e lo Hungerford Bridge diventata ormai simbolo della città o alla Singapore Flyer di Singapore, o della Pacific Park Wheel, situata a Santa Monica in California. Senza dimenticare la Melbourne Star, in Australia o la Tiajin Eye in Cina, costruita sul ponte Yongle sopra il fiume Hai.
Ritornando in Italia, prendiamo gli esempi della ruota panoramica di Salerno o di Bari che si affaccia sul lungomare della città regalando una vista mozzafiato.
La “vista mare” (o fiume) è dunque quasi un requisito obbligatorio.
Nasce così il dubbio: perchè non piazza Nettuno o la Plaia? Risponde l’assessore Balsamo
Piazza Sanzio è un’area poco turistica, da ammirare lì c’è davvero poco. E a Catania le location fronte mare non mancano. Non è tardata ad arrivare la voce del Comitato Vulcania che ha proposto all’Amministrazione Comunale di spostare la ruota panoramica alla Plaia di Catania.
«Una scelta folle e scellerata, un luogo in pieno centro, un luogo di transito per decine di migliaia di auto, bus e mezzi commerciali che si dirigono e provengono dall’autostrada che si trova proprio a pochi metri – riporta una nota del Comitato – È facile immaginare come altre migliaia di veicoli si riverseranno in zona dopo aver attraversato tutta la città, il pullulare di venditori ambulanti più o meno autorizzati che circonderanno il piazzale e la vita impossibile che sarà per migliaia di residenti nei palazzi accanto».
«Il sito da scegliere doveva essere diverso, per le sue sproporzionate dimensioni e l’eccessiva invadenza nel piazzale, l’estraneità delle forme e delle funzioni rispetto al contesto costituisce un fattore di incompatibilità. Si potrebbe scegliere la zona della playa in uno dei tanti spazi con ampio parcheggio, o all’ente fiera», suggeriva il Comitato.
Alle polemiche ha così risposto l’assessore Balsamo: «A tutti sarebbe piaciuto poter concedere un’area che oltre a garantire sicurezza e viabilità avrebbe offerto ai fruitori una vista panoramicamente più suggestiva e proprio per questo motivo si sono prese in esame diverse collocazioni, ognuna delle quali presentava insuperabili criticità in termini di sicurezza, prima di arrivare alla concessione in oggetto», si legge in un lungo post sul profilo Facebook dell’assessore.
«La ruota panoramica vuole essere una luce in fondo al tunnel dopo un periodo triste, un messaggio di speranza e chi non condivide la collocazione non sarà costretto ad andare -tuona Balsamo che conclude – la ruota, in sostanza, è un’opportunità per chi piace questo genere di attrattiva. Il resto sono solo chiacchiere che fanno solo male a una città che soffre per tante ragioni, di oggi e di ieri e che abbiamo il dovere di risollevare dal disastro che abbiamo trovato».
Catania dunque avrà la propria ruota panoramica. Improvvisata e tra il cemento.