“Quando ero bambino rimanevo incollato a guardare mia nonna mentre cucinava le sue ricette, con quei gesti così sicuri e precisi che mi emozionavano”.
E’ con queste parole che Nunzio, esprime il suo grande amore per la cucina siciliana, che ha deciso di racchiudere nel cuore di Catania, dove storia e cultura si fondono insieme in un’armoniosa melodia di gusto e tradizione.
Vi presentiamo Acqualavica: un’osteria che inneggia alla cucina tradizionale locale, quella delle nostre nonne appunto, intrisa di una modernità e innovazione, che ne preserva il gusto e il valore, in quel continuo percorso di ricerca e di conoscenza dei sapori di un tempo.
Come nasce Acqualavica? “Dopo aver aperto i locali Pepe Nero, Amocù e Uromakao, abbiamo deciso di fare vita ad un ristorante che faccia scoprire la cucina di casa. È così che nasce Acqualavica e anche dall’esigenza di colmare uno spazio che oggi pensiamo sia libero nella città: la valorizzazione della cucina regionale, ma nelle mani della ristorazione professionale. Crediamo che nei prossimi anni anche in Italia sarà questo il vero trend della ristorazione”.
Il vostro slogan è “la nostra innovazione è la tradizione”, cosa vuol dire? “Basta guardare il menù per capire che siamo tra i pochi a proporre delle autentiche ricette siciliane, fatte di ingredienti di qualità e dell’isola. La nostra cucina recupera le ricette della tradizione, proponendovi un viaggio sensoriale e di gusto capace di emozionare. Tutto questo senza mai dimenticare l’uso delle migliori tecnologie in cucina”.
Piatti tradizionali e prodotti di primissima qualità è il vostro binomio? “Valorizzando le farine siciliane ci occupiamo della panificazione e della produzione di pasta fresca così come tutta la pasticceria e i gelati”.
Quali sono i vostri piatti forti? “Offriamo ai nostri clienti delle piccole portate di antipasti tipicamente siciliani, dal macco fritto all’uovo di una volta, dal tocchettino di pasta fritta alla parmigiana, pane con le acciughe e le pizze fritte siciliane. Un momento di convivialità molto apprezzato dai nostri clienti. Si entra in empatia nell’atto di condividere il cibo dallo stesso tavolo, alla scoperta di gusti diversi e dinamici. Tra i nostri primi – tutti rigorosamente di pasta fresca da noi prodotta – proponiamo gli spaghettoni con acciuga e mollica, maccheroni al pistacchio di Bronte Dop. Mentre tra i secondo gli involtini di pesce spada agli agrumi, l’agnello al forno e il calamaro ripieno all’eoliana. Dulcis in fundo, la cassata, i cannoli, la Fedora, il gelato al pistacchio o alla mandorla di Avola. Il tutto accompagnato dalla selezione dei nostri vini locali”.
Creata all’interno delle storiche mura di Carlo V, in origine baluardo difensivo e porta d’accesso alla città, oggi Acqualavica, diventa porta d’accesso alla cultura culinaria nostrana, intrisa di leggende e racconti.
“Il nostro concept è ispirato al passato, basti guardare gli archi che sorreggono l’edificio o la cantina che abbiamo realizzato all’interno di un antico ricovero di barche che a fine ’800 era usato dai marinai quando il mare arrivava davanti la porta del ristorante”.
Ogni dettaglio e ogni angolo del ristorante racconta la Sicilia, il profumo e i sapori dei piatti, la mise en place, gli oggetti d’arredo che si ritrovano anche nella sala dedicata ad eventi personali o aziendali. A dominare lo spazio un lungo tavolo in legno massiccio con lo sfondo di una cantina di vini, ricercati e autoctoni: una sintesi speciale tra eleganza e convivialità.
Innamoratevi dunque di Acqualavica, proprio come diceva Alain Ducasse “E’ una storia d’amore la cucina. Bisogna innamorarsi dei prodotti e poi delle persone che li cucinano”.