In questo Natale i consumi sembrano essere a tutti gli effetti ripartiti dopo un periodo di lentezza. A giungere a questo conclusione è l’Osservatorio Incrementoo il periodo natalizio del 2025, perlomeno all’inizio del mese di dicembre, vedeva i consumi natalizi, nello specifico le spese per il cenone di Natale e per quello di Capodanno, inferiori al 32 %.
Diversi fattori condizionano le scelte
I dati venivano rapportati allo stesso periodo del 2024 e il tutto riguardava in particolar modo il cenone di Capodanno, per il quale si vedeva una maggiore attenzione da parte dei consumatori, che erano attenti soprattutto al loro budget. A influire in questo erano dei fattori sia climatici che psicologici che condizionavano le prenotazioni sotto data.
I valori hanno mostrato un aumento della spesa del 10 % per la spesa media nei regali di Natale, con valore specifico di 228 euro, e dell’8% per le vacanze invernali, con un valore di circa 650 euro. Questa spesa è destinata perlopiù ad alloggi ed esperienze enograstronomiche, un segno questo di come il turismo italiano si orienti verso scelte che vengono viste come utili per l’arricchimento del patrimonio culturale di ogni individuo.
Come va nel settore luxury
Spostando la nostra attenzione nel settore del lusso, da tutto conosciuto come luxury, si nota però la ripartenza di cui parlavamo prima. Si vedono prenotazioni vicine al sold out per il settore della ristorazione e un livello buono riguardo ai tassi della ristorazione.
L’indagini di Federconsumatori
L’indagine portata avanti dall’Osservatorio Nazionale di Federconsmatori riguardo ai rincari ha mostrato un budget che manterrà all’incirca i valori dello scorso anno. Ma a causa proprio dei rincari si tiene sempre d’occhio il portafoglio perché si parla di un 5% in più per Natale e di un 2% in più per Capodanno. Questi rincari ovviamente non risparmiano né le cene più di lusso né tantomeno quelle low cost.
Tutti dati che ovviamente fanno riflettere gli italiani, e non solo i siciliani, su come gestire le proprie spese con i rincari che continuano a preoccupare.