Gran finale per Aedi Storytelling Fest

di Giuliano Spina

Gli Aedi Storytelling Fest nel teatro Montevergini di Palermo sono giunti alla conclusione ieri sera con gli spettacoli Palermo senza verità di Elvira Terranova e Il Pane dei Racconti di Salvo Licata. Un’esperienza che anche nell’edizione attuale è stata molto apprezzata dal pubblico presente in sala, dato che ha posto al centro di tutto il racconto, ma anche esperienze di vita particolari.

Il gran finale ieri sera di Aedi

Il racconto con diversi incipit era l’anima di Aedi Storytelling Fest, come già annunciato poco dopo il loro inizio, e a tracciare un bilancio buono della rassegna è lo stesso direttore artistico Salvo Piparo, che spiega come in questi spettacoli sia stato bello raccontare la città.

«In questo Natale vediamo la città di Palermo – afferma Piparo – cambiare pelle e il suo sentimento. Ci siamo in qualche modo sbracciati e rimboccati le maniche per poter dare una narrazione che riproponesse un messaggio di comunità. Questo messaggio di comunità passa attraverso le storie ricamate di un drammaturgo palermitano che è Salvo Licata, che ha chiuso la rassegna con il canto della città di Costanza Licata, la figlia di Salvo, che era anche cronista del giornale L’Ora e poi del Giornale di Sicilia. Abbiamo proposto anche dei racconti inediti, che non erano mai stati messi in scena al teatro».

Le storie della città di Palermo raccontate

Questo spettacolo è arrivato dopo «una serie di spettacoli molto variegati. C’è stata per esempio la Cena Vinciana, raccontata da Federico Quaranta e poi Elvira Terranova ha anticipato il racconto del drammaturgo Licata con la storia di Mattarella e con una serie di storie legate proprio a una Palermo senza verità, come nel caso dell’omicidio di Mattarella. E’ una stata una settimana ricca e andando a ritroso abbiamo assistito anche alla storia di Mario Francese raccontata dal figlio e dalla nipote. Sono stati giorni particolari».

Riaperto un teatro chiuso

Tra le cose più belle però c’è anche il fatto che «veniva riaperto un teatro della città che era chiuso. La gente è venuta dentro il cuore della Palermo vecchia ed è stato un modo di fare teatro tanto antico quanto nuovo, lo storytelling appunto, con a tradizione orale che si rinnova. Attilio Bolzoni ha parlato del caso Montante, dato che ha seguito questa storia. Non ci siamo fatti mancare niente in queste serate, la partecipazione è stata buona e siamo abbastanza soddisfatti di questo. Noi con Aedi Storytelling Fest cerchiamo sempre di presentare dei progetti originali, siamo arrivati al settimo anno. Grazie di cuore a voi de L’Urlo e urliamo assieme a voi la nostra pace».