Nello scorso mese di novembre a Marina di Ognina, nel Siracusano, il relitto di epoca tardo antica scoperto nel 2019 ha portato alla scoperta di nuovi elementi, grazie a uno studio condotto dalla Soprintendenza del Mare nel sito denominato Relitto delle Olle.
Ipotesi sulle dimensioni di massa
Gli studiosi hanno potuto scoprire qual è l’orientamento dell’imbarcazione e hanno quindi ipotizzato le dimensioni di massa, grazie anche alla scoperta di quello che era il suo carico all’interno. Il tutto grazie anche a una documentazione tridimensionale e a un’operazione di pulizia stratigrafica. Inoltre la nave era impegnata nel trasporto di un carico ceramico che si è conservato abbastanza bene.
Le scoperte recenti hanno portato a pensare che si tratti nello specifico di una nave oneraria di medie dimensioni, della quale la lunghezza doveva essere compresa tra i 15 e i 18 metri, per una larghezza compresa tra i 5 e i 6 metri.
Gli altri reperti recuperati
Ma non finisce qui perché durante le recenti immersioni sono stati recuperati anche altri due reperti altrettanto particolari. Si tratta di un bollitore e di un’olla comprensiva anche di coperchio.
Il team di ricerca è stato composto dai subacquei del Capo Murro Diving Center e dai sommozzatori specializzati della Global Underwater Explorers. Ulteriori notizie potrebbero giungere in seguito per arricchire questa scoperta cominciata nel 2019 a 70 metri di profondità. Quel che al momento è certo è che sono stati fatti nuovi passi avanti nella ricostruzione dell’identità dell’imbarcazione e di tutto quello che l’ha portata al naufragio, in termini di fatti storici esatti.