Superman: Origini e nascita editoriale
Jerry Siegel e Joe Shuster, due giovani appassionati di fantascienza, crearono Superman nei primi anni ’30, inizialmente come concept per una striscia su quotidiano. La sua prima apparizione ufficiale avvenne su “Action Comics #1”, pubblicato il 18 aprile 1938 dalla casa editrice che sarebbe diventata “DC Comics”.
Quell’albo conteneva la prima versione della sua origine: un essere alieno, ultimo sopravvissuto del pianeta Krypton, noto come Kal-El (poi Clark Kent sulla Terra), dotato di superpoteri straordinari, deciso a proteggere l’umanità. Il successo fu travolgente, infatti già nel 1939 il personaggio ebbe un suo albo dedicato: “Superman”. Nel giro di poco tempo, Superman divenne uno dei simboli del nascente genere dei super-eroi, e la sua popolarità travalicò i confini degli Stati Uniti.
Evoluzione fumettistica: espansione del mito
Col passare degli anni, la mitologia di Superman si arricchì: vennero introdotti nuovi personaggi, nuove origini, ma soprattutto nuova continuità narrativa. Negli anni ’40 l’infanzia di Superman venne esplorata tramite la figura di “Superboy”, mostrandone i giorni da giovane a Smallville. Nel 1959, apparve per la prima volta “Supergirl”, cugina di Superman, introducendo il concetto che Kal-El non fosse l’ultimo kryptoniano sopravvissuto.
Nel corso delle decadi successivi, vari autori misero mano al personaggio: l’intento era rinnovarlo, adattarlo ai nuovi tempi, con reinterpretazioni, nuovi antagonisti, eventi e linee narrative che potessero parlare a un pubblico in evoluzione. Così, da semplice eroe pulp di fine anni ’30, Superman si trasformò in una figura complessa, con una galassia di alleati, nemici, conflitti morali e dilemmi. Un archetipo del supereroe per generazioni.
Il salto sul grande e piccolo schermo
Il fascino di Superman non si limitò ai fumetti, in quanto fin dagli anni ’40 si cercò di portarlo sullo schermo. Nel 1948 e nel 1950 furono realizzati i primi serial a puntate con protagonista Superman. Il vero boom cinematografico arrivò con il film “Superman” (1978), con l’attore Christopher Reeve: la pellicola definì per decenni l’immaginario collettivo del supereroe, consolidando il mantello rosso e il simbolo “S” come icone globali.
Da allora, Superman è stato protagonista di numerosi film, serie televisive e produzioni animate, adattando la sua figura ai gusti e alle sensibilità di ogni epoca. Il passaggio dal fumetto al cinema e alla TV ha permesso a Superman di conquistare un pubblico vastissimo, ben oltre quello dei lettori di comics, e di diventare un simbolo globale di speranza, giustizia e altruismo.
I creatori dietro l’eroe e le rivendicazioni storiche
La storia editoriale di Superman è anche una storia di autori. Siegel e Shuster, pur avendo creato un mito, inizialmente cedettero i diritti del personaggio in cambio di una cifra modica (130 dollari), senza immaginare il successo che ne sarebbe derivato. Negli anni ’70, grazie anche alla popolarità del film in preparazione, si fece pressione affinché la loro paternità fosse riconosciuta ufficialmente.
In risposta, la casa editrice riconobbe formalmente Siegel e Shuster come creatori di questo personaggio e stabilì diritti e pensioni per loro, correggendo una delle ingiustizie più notevoli nella storia dei fumetti. Questo risveglio di coscienza editoriale e di rispetto per i creatori, fu fondamentale non solo per Superman, ma anche per tutta l’industria dei fumetti, segnando una svolta nella tutela degli autori.
Perché Superman è ancora oggi un’icona universale
Le motivazioni per le quali oggi Superman sia ancora un personaggio di successo e un’icona universale sono molteplici: è il primo super-eroe moderno segnando in questo modo l’inizio dell’era dei super-eroi; è un archetipo della speranza, dato che le sue origini (alieno che arriva sulla Terra per difenderla), la sua doppia identità e la sua lotta per la giustizia e la verità incarnano valori universali che attraversano generazioni;
Inoltre è importante anche la capacità di reinventarsi, perché nel corso di quasi un secolo, Superman è stato reinterpretato più volte per adattarsi a nuovi contesti storici, sociali e culturali, senza perdere la sua essenza.
Infine rappresenta un ponte tra media diversi: dal fumetto al cinema, dalla radio, alla televisione, all’animazione. Superman è diventato una presenza trasversale, capace di parlare a bambini, adolescenti e adulti.