Nello scorso mese di agosto la nostra Isola si è resa protagonista di una scoperta nello spazio di un’importanza davvero grande. Ci troviamo sulle Madonie, la catena montuosa che attraversa buona parte della provincia di Palermo, dove il telescopio Wide Mufara, dal nome del monte in cui sorge, con la fondazione Gal Hassin, che gestisce il Parco Astronomico delle Madonie, ha scoperto l’esistenza di un asteroide, denominato Near-Earth 2025 QK 3.
Una scoperta avvenuta dopo 19 anni in territorio italiano
Un evento che ha rappresentato sicuramente un vanto per la Sicilia, dato che si è trattato del primo Near Earth Asteroid scoperto nel territorio italiano dopo ben 19 anni dall’ultimo.
La scoperta è avvenuta esattamente nella notte tra il 21 e il 22 agosto di quest’anno e il telescopio di cui abbiamo parlato, oltre a essere situato sul monte Mufara, è robotico, ha un metro di diametro e ha un tipo di camera, denominata Ccd, che ha un campo di vista 2,5°X2,5°, molto buona per catturare un asteroide di questo tipo, che hanno bisogno di un tipo di esplorazione.
Il team di esperti e i dati tecnici
La precedente scoperta relativa a un asteroide come questo avvenne nel 2006, nell’Osservatorio di San Marcello Pistoiese. Adesso questa nuova scoperta si deve nello specifico a un gruppo di esperti composto dagli astrofisici della fondazione Gal Hassin, Alessandro Nastasi e Sabrina Masiero, da Riccardo Furgoni, docente del Polo Universitario Mantovano e collaboratore del programma di ricerca astrometrica della stessa fondazione, e dai fisici dell’Osservatorio Astronomico Beppe Forti di Montelupo Fiorentino, Alessio Squilloni e Francesco Cheli.
Passando ai dettagli tecnici l’asteroide scoperto durante la scorsa estate descrive intorno al Sole un’orbita in 435 giorni, che è anche inclinata di 24 gradi rispetto a quella terrestre. Queste condizioni geometriche si ripresenteranno soltanto nell’estate del 2081, quando questo asteroide ritornerà nel suo punto massimo di avvicinamento alla Terra. C’è anche da tenere in mente che non sarà in rotta di collisione con il nostro pianeta e che per questo motivo non viene ritenuto pericoloso.







