Stare seduti h24, come abbiamo già visto, crea non pochi danni al nostro sistema muscolo scheletrico. La sedentarietà infatti provoca in primis una certa stasi dello stesso sistema e dei liquidi in esso contenuti, considerando anche il fatto che le strutture del corpo che concorrono a sostenerci e a tenerci in attività perdono la loro funzionalità.
Se si considera anche che la sedentarietà, oltre a provocare la perdita di funzione a livello muscolare e articolare, causa anche rigidità ci si chiede quanto possa fare male una sedentarietà estesa a tutta le 24 ore giornaliere e possibilmente anche a settimane e mesi.
Il corpo paga un prezzo salato
Il dottor osteopata Alessandro Melia ha mostrato come le posizioni statiche siano ormai diventate una prassi nelle nostre giornate e come malgrado il corpo si adatti si paghi un prezzo piuttosto salato in termini di salute.
«Oggi passiamo la maggior parte delle nostre giornate – ha detto Melia -. Chi lavora al computer, chi studia, chi viaggia o quando dobbiamo mangiare e quando ci rilassiamo siamo sempre seduti. E’ ormai la posizione più utilizzata per qualsiasi attività quotidiana. Purtroppo il corpo umano è nato per muoversi e non per stare seduti, quindi questa abitudine si sta trasformando in una delle principali cause di malesseri e dolori. La sedentarietà è uno dei più grossi mali per il benessere fisico. Il corpo si adatta, ma ciò ha un prezzo, perché rimanere seduti per molte ore non solo porta rigidità alla schiena, ma altera l’equilibrio posturale e la circolazione e inoltre modifica la maniera nella quale respiriamo».
Come entra in gioco l’osteopatia?
Basti pensare al fatto che quando siamo seduti «il bacino è fermo, la colonna perde mobilità e i muscoli ‘profondi’ si inibiscono. Quindi il corpo deve compensare e adottare strategie scorrette che portano poi a dolori cervicali, lombalgie, mal di testa, spossatezza e difficoltà di concentrazione. Quindi il corpo non si adatta sempre nel modo giusto ed è qui che entra in gioco l’osteopatia, che ragiona in maniera semplice ed efficace pensando, come abbiamo già detto, che tutto il corpo è collegato».
Le tecniche sono manuali e specifiche e «l’osteopata ridà mobilità alle strutture bloccate, migliora la circolazione, ripristina l’equilibrio e la libertà di movimento di tutte le strutture corporee. Si tratta di dare armonia all’interno del corpo e il principale ruolo è quello di ridare movimento a quelle strutture che sono state ferme per troppo tempo o sono abituate a questo. Tutte le strutture vengono riprogrammate per lavorare in sinergia, perché intervenire per un dolore alla schiena significa intervenire sul diaframma, sul bacino o sull’intestino. Il ruolo dell’osteopata è quello di riconoscere cosa influenza i dolori e andarli a trattare in maniera mirata».
Guai ad aspettare il dolore
Non si deve mai attendere che arrivi il dolore, in quanto «il proprio stile di vita può condurre prima o poi a problematiche, blocchi e dolori. L’osteopatia può intercettare questi segnali prima che diventino dolore e patologie. I pazienti dicono spesso di sentire rigidità o di sentirsi bloccati. Con trattamenti periodici di massimo due volte al mese si aiuta a mantenere l’equilibrio e una certa fluidità affinché tutte le strutture deputate all’equilibrio del corpo abbiano la giusta funzione. Un corpo rigido chiede aiuto dando segnali di perdita di equilibrio o con dolori al risveglio dopo una lunga attività».
Stile di vita sano come farmaco naturale
Ma non dobbiamo mai dimenticare che «ci sono importantissime abitudini che fanno parte di uno stile di vita sano che possono nettamente intaccare questi fenomeni negativi. Penso a fare alcuni minuti di respirazione profonda o a fare un po’ di stretching o ancora a camminare dopo i pasti. Possono sembrare azioni banali, ma in realtà sono farmaci naturali se praticati con costanza, perché vanno a ripristinare l’equilibrio e la funzione del corpo. Il movimento è inteso come salute in generale e se siamo costretti a stare seduti l’osteopatia può essere lo strumento che ci aiuta a ricordare come si sta davvero in equilibrio».








