La rassegna artistica Lucca Comics & Games, che dal 29 ottobre al 2 novembre ha coinvolto oltre all’intera città toscana anche diverse persone provenienti da diversi parti d’Italia, ha visto la partecipazione anche dell’associazione No Name.
La cultura coreana come ragione di vita
Quest’ultima è nata sotto l’Associazione Culturale Balletto di Sicilia, che oltre a occuparsi di danza riunisce un gruppo di appassionati di Italia e Corea, come studenti di lingua e cultura coreana a livello universitario, coreani che vivono in Italia e italiani che di qualche aspetto della cultura coreana hanno fatto praticamente una ragione di vita.
Il principale ambito di occupazione artistico è il K Pop, musica popolare della Corea del Sud nata nell’ultimo ventennio del XIX secolo, ma che dagli anni ’90 del secolo scorso mescola il pop occidentale, hip hop, R&B e dance elettronica con gli elementi culturali coreani.
L’esibizione al Lucca Comics & Games 2025
L’associazione No Name è formata da Caty, Ely e Claudia. Caty, che è la leader del gruppo, sottolinea come le esibizioni portate in scena al Lucca Comics & Games rappresentino la stessa essenza dell’identità del gruppo, che non nasce come un semplice gruppo, bensì come un qualcosa di più profondo e complesso.
«Siamo stati ospiti del Lucca Comics in area Japan Town – ha detto Caty –, dove abbiamo presentato un video realizzato appositamente a supporto della performance. Per l’occasione abbiamo creato un avatar digitale, proiettato in formato olografico, attraverso il quale abbiamo introdotto e raccontato il mondo del Network. Il video ha avuto un ruolo fondamentale nell’esibizione: oltre a integrare gli sfondi scenici, ha contribuito a costruire l’atmosfera e a dare continuità al racconto visivo. La nostra performance, della durata di sedici minuti, ha segnato il ritorno sul palco dopo una pausa di quattro mesi. Ricominciare in questo modo è stato elettrizzante: l’energia del pubblico, la cura dei dettagli e la passione che ci unisce hanno reso questa esperienza indimenticabile. Ci siamo divertite immensamente».
La cura di ogni dettaglio dell’aspetto artistico
L’associazione cura l’aspetto artistico in ogni minimo dettaglio, dal dietro le quinte all’aspetto puramente tecnico delle esibizioni.
«Dal punto di vista artistico, i NONAME si occupano di ogni aspetto del proprio lavoro: dall’ideazione dei progetti alla loro realizzazione concreta. Ci dedichiamo al montaggio tecnico della scaletta, alla creazione e al perfezionamento delle coreografie, così come alla preparazione vocale dei brani. Curiamo personalmente il tema dell’esibizione, la realizzazione dei video di supporto, le intro delle canzoni e lo studio dettagliato di ogni coreografia. Oltre alla parte performativa, gestiamo anche l’aspetto visivo, occupandoci dei costumi di scena e della comunicazione sui social, con la produzione di contenuti originali coordinata interamente dalla nostra leader».
Associazione giovane e con tantissima energia
L’associazione è ancora molto giovane, in quanto nata a Catania nel 2018, ma nonostante diversi membri siano andati via la voglia di portare avanti questo progetto è sempre tanta.
«Siamo nati a Catania nel 2018, inizialmente come un semplice gruppo di amici uniti dalla passione per la musica e la performance. All’inizio eravamo in molti, ma con il tempo il lavoro è diventato più impegnativo e non tutti sono riusciti a sostenere il ritmo. Alcuni hanno deciso di lasciare il gruppo — una scelta che all’inizio è stata difficile da accettare, soprattutto perché ci legava un forte rapporto di amicizia. Col passare del tempo, però, abbiamo compreso che non tutti sono fatti per affrontare una vita così intensa e scandita da prove, progetti e palcoscenici. Ognuno di noi ha esigenze e percorsi diversi, e questo è del tutto naturale. Oggi siamo rimaste in poche, ma determinate più che mai — e chissà, magari in futuro non saremo solo in tre! Al nostro fianco, in ogni caso, c’è sempre il nostro corpo di ballo, parte fondamentale della nostra identità: i nostri SURNAME, veri e propri membri della famiglia NONAME».
Esperienza al Lucca Comics & Games rimane nella storia
Ma l’esperienza appena trascorsa al Lucca Comics & Games rimane impressa nella memoria dell’associazione, in quanto «l’esperienza al Lucca Comics è stata, senza dubbio, la migliore di sempre. Un evento che porteremo nel cuore e che desideriamo assolutamente rivivere. Siamo stati accolti con gentilezza e professionalità, non solo dallo staff del Japan Town, ma anche dai Mai Dire Goku, che ci hanno dato l’incredibile opportunità di esibirci con loro sul palco principale. Ovunque ci girassimo, si respirava un’atmosfera di professionalità, qualità e condivisione culturale. Abbiamo incontrato persone entusiaste, pronte a sostenerci e a dimostrarci la loro stima. È stata un’esperienza intensa, piena di emozioni, che ci ha fatto sentire profondamente gratificate e orgogliose del nostro percorso».
Come è strutturato il corso di K Pop?
L’insegnante di danza e coreografa Ely ha parlato invece degli allievi e di come è strutturato il corso di K Pop.
«Noi NONAME – ha detto Ely – non abbiamo veri e propri allievi: i SURNAME possono essere considerati i nostri apprendisti, ma i veri studenti fanno parte del corso K-Pop di Catania, di cui io, Elisabetta D’Antoni, sono l’insegnante. Il corso è suddiviso in tre livelli — base, intermedio e avanzato — e attualmente conta circa 50 allievi, tutti accomunati dalla passione per la danza e per il mondo del K-Pop. Sono ragazzi e ragazze pieni di energia e curiosità, sempre desiderosi di imparare cose nuove, non solo dalle lezioni, ma anche dall’esperienza e dalla filosofia che trasmetto attraverso il corso».








