Le arti marziali sono una disciplina sportiva che suscita un interesse crescente e che stimola tanta curiosità per persone di tutte le età. E per il ju jitsu Catania non fa eccezione, anche sotto l’aspetto agonistico, in quanto l’Asd Il Dojo Catania, guidata dal maestro Cosimo Costa, ha appena ottenuto dei risultati davvero importanti.
I recenti risultati ottenuti
La società è tornata infatti dalla Coppa Italia 2025 di Ju-Jitsu (specialità Duo, Show, Fighting e Ju-Jitsu) con un bottino importante di 11 medaglie d’oro, 10 d’argento e 7 di bronzo, raggiungendo la quarta posizione nella classifica generale su 44 società presenti.
Risultati che premiano l’impegno e lo sforzo profusi dal team interno alla società, oltre alla qualità del lavoro svolto, e che fanno da viatico per i prossimi mondiali di Bangkok.
Traguardi come punto di partenza, non di arrivo
Proprio il maestro dell’Asd Il Dojo Catania, Cosimo Costa, ha spiegato come questi responsi non siano affatto un punto d’arrivo, bensì un punto di partenza.
«Noi pratichiamo ju jitsu – ha detto Costa – e in particolare le specialità del duo e dello show. Abbiamo anche qualche atleta impegnato in altre specialità, ma pratichiamo principalmente queste. Le medaglie le abbiamo ottenute nella Coppa Italia, le altre manifestazioni principali sono il campionato italiano e l’Open d’Italia. A tal proposito ricordo che il 13 e il 14 dicembre ospiteremo ad Acireale l’Open d’Italia 2025. A livello internazionale abbiamo degli open, tra i quali quelli più importanti sono il Balkan Open e il Paris Open, ai quali abbiamo preso parte in questa stagione. Per il Balkan siamo stati ad Atene e abbiamo ottenuto tantissimi ori, ma grandissimi risultati abbiamo ottenuto anche per il Paris Open. Poi c’è il Genova Open per poi andare ai campionati europei e ai mondiali. Abbiamo avuto grandi riconoscimenti anche in queste ultime competizioni e fra otto giorni siamo in partenza per Bangkok per i mondiali, dal 2 al 15 novembre».
«Queste gare a Fasano, in Puglia, erano un test per vedere quali sono i ragazzi migliori. Noi siamo attivi con la squadra del Dojo da una decina d’anni, ma abbiamo una storia piuttosto datata. I punteggi ottenuti servono per il ranking per i campionati europei e per i mondiali. Questi ultimi sono il nostro prossimo obiettivo dopo gli europei degli adulti del mese scorso a Beveren, in Belgio, che sono andati benissimo. Avremo tutte le categorie, tra cui gli under 14».
Il valore educativo della disciplina
Spesso alle arti marziali si associa il concetto di autodifesa, ma il valore educativo è importante, in quanto «per i più piccini si parte dal rispetto delle regole e dei ruoli. Poi si possono cogliere anche altri aspetti, come imparare a difendersi, acquisire sicurezza e determinazione. Concetti importanti in qualsiasi luogo e per tutte le fasce di età. Noi interagiamo prima di tutto con la famiglia, che è la prima agenzia educativa, e poi con altri progetti, che coinvolgono le istituzioni. Siamo presenti sul territorio e con l’università e c’è sempre una continuità per la disciplina e per gli aspetti inerenti la formazione e la crescita».








