Nell’epoca dei parossismi, spogliare la compagna di banco, senza il suo volere, risulta possibile? Con il ricorso all’intelligenza artificiale, comunque sovrapponendo il volto a fattezze inventate dall’applicazione sì, diventa fattibile. Ma non soltanto, questo. Al peggio non c’è mai fine.
A dare ragione agli oppositori della conquista più significativa di questi ultimi anni, finora, sono i fatti, se il Garante della privacy ha disposto la chiusura di due app, Clothoff e Bikini off. Al precipitare della situazione, la procura di Catania ha ordinato, tramite la polizia postale, l’arresto di cinque presunti pedofili, eseguendo numerose perquisizioni nei confronti di 51 indagati, di cui 3 denunciati a piede libero.

Se queste sono le notizie, il diavolo sta nei dettagli
Per chi, addentro al web, sappia cosa siano le deepfake, non si tratta di una sorpresa. Essendo contenuti in formato video, oppure audio, manipolati tramite l’intelligenza artificiale, impiegando il deep learning, approccio alle reti neurali artificiali, ispirato al cervello umano, affinché la macchina impari i comportamenti delle persone, per riprodurli in termini di linguaggi e gesti naturali.
In campo truffaldino, di questi vocali ce ne sono in circolazione tanti, orchestrati con la voce artefatta del figlio, il quale rivolgendosi alla madre, avendo i manigoldi carpito il numero del telefonino della donna, sollecita il pagamento di una multa o, meglio, l’urgente versamento di migliaia di euro per un incidente stradale. Detto così, un raggiro come altri tentato da quando la quarta rivoluzione industriale ha sopravanzato computer e smartphone, ma se si riflettesse approfonditamente i truffatori, per primi loro, puntano a colpire l’individuo nel profondo delle proprie emozioni. Si pensi a una mamma, in preda all’agitazione nel sentire la voce afflitta del figlio, invocare assistenza.
Orbene, il male, nel pensiero dello stesso Alessandro Manzoni, espresso ne i Promessi sposi, corrompe, distrugge, crea mostri. A metterci fine è sempre più arduo, rispetto a generarlo.
In ogni società, o meglio nei periodi di transizione, sempre il male assume le sembianze legate al degrado sociale e individuale. Nel nostro tempo ha il volto del denaro, cancella l’essere in favore dell’apparire.
Cosa è accaduto con Clothoff?
È accaduto con l’app Clothoff, l’applicazione con la quale, senza il consenso degli interessati, si realizzavano foto e video di donne, uomini, bambini con contenuti sessualmente espliciti, se non addirittura pornografici. Ora sarebbe da formulare l’inutile domanda, la si definisca pure retorica o pleonastica, gli sviluppatori dell’applicazione non sapevano di mettere bimbi innocenti nelle mani di orchi? Ancora, donne riprodotte in atti sessuali, di cui non sono mai stati partecipi non costituisce un annichilimento per la vittima?
Di ogni conquista della postmodernità i cittadini del mondo andrebbero fieri, se non ci fosse sempre il genio del male, nel presente come nel passato, a convertire il progresso nell’inferno, ieri di Hiroshima e Nagasaki, oggi di Gaza e Ucraina.