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Home Politica

“AMTS avi tanti ri di soddi ca ni putemu accattari tutta Catania”

Bonaccorsi pone all'attenzione del consiglio comunale la situazione dell'Amts

di Martina Strano
12/09/2025
in Politica, Primo Piano
“AMTS avi tanti ri di soddi ca ni putemu accattari tutta Catania”
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Torniamo a parlare del nostro tanto amato, talvolta meno, Consiglio Comunale di Catania.

Il nostro archivio pullula di sue dichiarazioni e non potevamo che ripartire da lui. Il consigliere Graziano Bonaccorsi che stavolta porta all’attenzione del consiglio comunale, durante la seduta di ieri, la situazione generale e lavorativa in AMTS Catania.

Secondo quanto dichiarato dal consigliere in apertura del consiglio comunale, a rimetterci in primis sono gli autisti, lavoratori mal pagati, sfruttati e messi in condizione di costante insoddisfazione e pericolo.

«La situazione è diventata insostenibile, soprattutto in merito alla qualità del servizio. Parliamo di un servizio essenziale che incide quotidianamente sulla vita di cittadini che vogliono muoversi in città. Un servizio scadente e carente che provoca il malcontento di autisti e cittadini. Abbiamo una nuova gestione della partecipata che eredita purtroppo una condizione pessima per la gestione del personale, dei mezzi, del parco auto. Una situazione che diventa per chi arriva dopo difficile da gestire. Gli autisti sono costretti oggi a turni insostenibili, spesso di 8 ore e 40, oltre quanto previsto dagli accordi. Straordinari che non sono un’eccezione, ma una costante e sono mal pagati con errori in busta paga. Situazioni che diventano esasperanti per chi lavora sui mezzi subendo un carico di stress così non solo per il traffico di una città caotica, disorganizzata e non sicura. Le ferie che in alcuni casi vengono negate per mancanza di personale, le richieste per cambi turno diventano impossibili, orari modificati con 48 ore di preavviso».

E come se non bastasse, ad aggravare la condizione odierna sarebbero stati gli sprechi e le inefficienze della presidenza Bellavia

«Vorrei parlare inoltre degli sprechi e delle inefficienze. Parliamo di cosa è successo con i mezzi a metano, fermati perché non avevano la revisione. O degli autobus comprati da Milano che dovevano essere rottamati e li ritroviamo qui in azienda. La festa dei 60 anni di AMTS, una festa che sarà costata 80 mila euro. Ricordo ancora la frase: “AMTS avi tanti ri di soddi ca ni putemu accattari tutta Catania“. La questione si traduce in uno sciopero del maggio scorso».

La risposta di AMTS allo sciopero dei lavoratori

«Anziché ascoltare i lavoratori, l’azienda ha scritto alla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali. L’azienda contesta lo sciopero del 9 di maggio e per fortuna la Commissione di garanzia risponde in maniera inequivocabile parlando di regolarità della proclamazione dello sciopero».

Ma i problemi non si fermerebbero alla gestione del personale e alla conseguente insoddisfazione. I problemi sono infine legati alla distribuzione delle strisce blu, gialle e bianche e al costo del servizio.

«Ci sono una serie di problemi che ricadono poi sulla città. Parliamo anche del costo del servizio. 1 euro e 40 di biglietto per un servizio pessimo. Devo andare anche in tabaccheria, comprarlo online per usarlo entro 3 giorni altrimenti scade. Parliamo poi della gestione delle strisce blu, gialle. Aumento del costo della sosta oraria, la riduzione dell’orario di pausa e l’assenza totale delle strisce bianche, per non parlare delle strisce gialle. Il rapporto dovrebbe essere 1 a 20 e siamo arrivati forse a 1 e 40. I colleghi della maggioranza hanno proposto il quarto d’ora di cortesia, ma l’amministrazione è andata contro questa richiesta. Chiediamo che ci sia un piano di assunzioni stabile e non il contratto di apprendistato. Una turnazione su 5 giorni con 2 riposi, buoni pasto, premi per la presenza. Un piano serio per la gestione delle strisce blu e degli stalli e il controllo per gli stalli dei disabili. Una programmazione che tenga conto di quella che è la realtà di questo territorio che non ha un piano generale del traffico aggiornato».

Interviene anche il consigliere comunale di Forza Italia Riccardo Pellegrino che parla di una “questione che ha travalicato i confini del legittimo dibattito” riferendosi alla vicenda che investe l’AMTS.

«L’ente partecipata è del Comune di Catania. Le direttive dell’Unione Europea, le leggi dello stato italiano, i consolidati pronunciamenti della Corte di giustizia europea e i principi della nostra Carta Costituzionale rappresentano i pilastri del nostro ordinamento giuridico. Nel momento in cui tali pilastri vengono disattesi un consigliere comunale ha il diritto e il dovere civico di intervenire senza remore». (REMORE per il Treccani senza indugio e con un accento grave sulla E).

«La mia iniziativa non è contro l’AMTS o il suo personale, ma una scelta di serietà e responsabilità. Abbiamo 20980 giovani inoccupati statisticamente dall’ufficio di collocamento. Su 43 persone se ne presentano solo 40. Una cosa strana. C’è stata una scarsa sponsorizzazione di questo bando? Tra le varie ombre, sembra che dalla precedente amministrazione siano stati affidati incarichi di responsabilità a soggetti che pur essendo dipendenti della società non avrebbero potuto ricoprire tali ruoli. Un altro dubbio riguarda incarichi conferiti a persone in pensione. Sono stati incaricati dell’acquisto di autobus con il pagamento di una provvigione. Spero di sbagliarmi. Ci auspichiamo che siano solo voci».

A mettersi nei panni dei cittadini e soprattutto dei turisti è il consigliere del Movimento Cinque Stelle Gianina Ciancio che durante il suo intervento intrattiene con la lettura delle ormai tanto in voga “RECENSIONI”, con tanto di traduzione simultanea dall’inglese. Ciò che emerge dai commenti letti in aula è l’inadeguatezza più assoluta di un servizio che sembra non conoscere nemmeno lontanamente la funzionalità, l’efficienza e l’affidabilità dei mezzi di trasporto delle grandi città. Un’affidabilità che permette alle persone di muoversi liberamente con i mezzi per recarsi a lavoro, per svolgere le più comuni attività quotidiane, lasciando le auto in garage, diminuendo il livello di smog, traffico, stress.

«Fino a quando non avremo un servizio di trasporto pubblico affidabile non possiamo parlare di turismo, parlare di Ztl, di mobilità sostenibile. Un quadro che non invoglia il cittadino a non utilizzare il mezzo privato.»

Dopo l’intervento di numerosi consiglieri comunali, arriva la risposta del presidente dell’AMTS, l’avvocato Vittorio:

«È difficile pensare a una svolta in sei mesi. Alcuni risultati li abbiamo ottenuti velocemente. Tre accordi con i sindacati su incentivi per gli operatori, per evitare il ricorso al lavoro interinale. Abbiamo fatto un accordo sugli incentivi e sulle ganasce e un altro fondamentale: la ricollocazione dei 71 inidonei che abbiamo trovato, nel senso che siamo riusciti ora a trovare una giusta collocazione per farli lavorare. Abbiamo cercato di avviare un cambio di passo specialmente con i dipendenti. Dal punto di vista del bilancio la società è sana con utili oltre i 3 milioni. L’aumento della sosta va a coprire dei costi. La segnaletica verticale, orizzontale, semaforica è a carico di AMTS. Spendiamo circa 7 mila euro al mese di riparazioni delle varie casse che ci rompono. Sono tante le attività che stiamo portando avanti con grande difficoltà».

A concludere, l’intervento del sindaco Enrico Trantino che conferma l’inadeguatezza della rete e la necessità di essere performanti. Un problema legato in questo caso non alla mancanza di mezzi, ma alla mancanza del personale in grado di guidare i mezzi.

«Inaccettabile in una città come Catania leggere 58/70 minuti di attesa. Voglio però ricordare che se ho nominato presidente della SCMC Giacomo Bellavia è per le competenze manageriali che gli riconosco. Credo che manchi la capacità di cominciare per esempio un confronto pubblico in tema di BRT2, di mobilità sostenibile. La mobilità sostenibile ha bisogno inevitabilmente come partner indispensabile di una rete di trasporto pubblico locale efficiente. Credo che ci sia un modo nuovo di fare politica che ci coinvolge tutti, che ci vede tutti dalla stessa parte. Questo si può realizzare anche attraverso consigli comunali come questo in cui non c’è la presa di posizione polemica e sterile, ma ci sono anche alcune sollecitazioni che provengono dall’opposizione».

Tags: amtscomune di cataniaconsiglio comunale cataniaGraziano Bonaccorsimobilità sostenibilepolitica catania
Martina Strano

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