Un paio di anni fa, un neofita del mondo degli orologi, mi pose la domanda, in maniera un po’ ingenua, chiedendomi quale potesse essere un buon orologio per fare capire alle altre persone che lui fosse un professionista.
A prescindere dai risvolti filosofici (e allo stesso tempo comici…) della vicenda, mi ricordo che gli parlai dei segnatempo classici che non potevano mancare in una collezione:
1) un Omega Speedmaster, il c.d. “Moonwatch” ; chiamato così perché si tratta appunto dell’orologio scelto per essere utilizzato in occasione della prima missione sulla Luna, nel luglio del 1969. Si tratta di un cronografo a carica manuale, indistruttibile, ma “allergico” all’acqua e all’umidità.

2) un Rolex Submariner, ovvero il classico coronato professionale (dove per “professionali” si intendono i modelli sportivi). Parliamo quindi di un carro armato in acciaio in grado di resistere alle profondità del mare fino a 300 metri.

3) uno Zenith, modello El Primero, ovvero il primo cronografo automatico a 36000 alternanze prodotto nella storia degli orologi da polso. E’ il figlio di un epoca che abbandona il classico orologio svizzero e che inizia a conoscere il cosiddetto orologio a batteria. Il cronografo “El Primero” rimarrà quindi destinato a entrare nella storia.

Dario Giorgianni