Secondo il magazine americano Variety, la Sicilia sarebbe lo scenario prediletto per le nuove serie tv prodotte da Disney, Netflix e Amazon.
Disney + ha già commissionato infatti una serie tv sulla famiglia siciliana Florio che nel XIX secolo costruì sull’isola un vero e proprio impero economico. La nuova serie tv “I leoni di Sicilia” sarà diretta da Paolo Genovese ed è tratta dall’omonimo romanzo di Stefania Auci. Prodotta dalla Compagnia Leone Cinematografica e dalla Lotus Production s.r.l. la serie tv sarà trasmessa su Disney +. La storia è quella del romanzo di Stefania Auci del 2019, un best seller che ha venduto oltre 650 mila copie. Si tratta del racconto della famiglia Florio, una famiglia di industriali, tra i più importanti nel corso dell’800 e del primo 900. Questa famiglia è poi caduta in disgrazia nel corso della prima metà del 900 a causa del contesto socio economico post guerra.
A Palermo invece a ottobre è stata girata la nuova serie di Amazon, prodotta da Indigo Film “The bad guy”. La nuova dark comedy racconterà le vicende del procuratore Nino Scotellaro (interpretato da Luigi Lo Cascio) e delle sue battaglie contro la mafia. Scotellaro accusato di essere egli stesso un mafioso, mette poi in atto la sua vendetta diventando quindi “the bad guy”, il “cattivo ragazzo”.
Sempre a Palermo per Netflix sarà girata la seconda stagione di “Incastrati” con il mitico duo Ficarra e Picone.
Ancora nel capoluogo siciliano il regista Roberto Andò alla prese con la miniserie firmata RAI su Letizia Battaglia, fotografa di fama mondiale, ormai defunta, che ha documentato negli anni 80-90 la battaglia contro la mafia.
Dai romanzi di Patricia Highsmith la nuova serie “Ripley” di Steven Zaillian arriverà anch’essa in Sicilia.
Infine “The White Lotus”, serie HBO per il suo secondo capitolo sceglie la Sicilia. Gli episodi disponibili su Sky e NOW racconteranno la settimana di vacanza di alcuni ospiti e dipendenti di un esclusivo resort italiano The White Lotus. Questa volta a fare da cornice sarà il Four Season Hotel – San Domenico Palace di Taormina.
Il magazine Variety però sostiene che nessuna di queste produzioni pare stia attingendo al piatto di circa 3,5 milioni di euro che l’anno scorso hanno sostenuto altri progetti girati in Sicilia.
Ci sceglieranno forse per l’assenza di spazzatura e per l’invidiabile ordine pubblico e sicurezza?