“Rivolgiamo la nostra supplica a Papa Francesco”. Lo dichiara in una nota il portavoce cereo Ortofrutticoli di Sant’Agata, Piero Lipera.
“Non sono bastati i nostri pubblici appelli – dichiara – e le oltre milletrecento firme raccolte, con cui si proponevano precise soluzioni, unitamente all’invito di un dialogo e alla riflessione”.
“Il 4 e il 5 febbraio, il popolo dei devoti di Sant’Agata ha dimostrato grande compostezza – continua – . Le colonne di fedeli, in fila, per entrare in cattedrale e poi la sosta in piazza per continuare a pregare”.
Secondo il protavoce cereo Ortofrutticoli, tutto questo ha provato quanto siano infondate le preoccupazioni circa le eventuali difficoltà di gestione dell’ordine pubblico di un popolo devoto in festa.
Inascoltati dalle autorità locali, hanno deciso di rivolgere il loro appello al Santo Padre così da intercedere, spiegano nella nota, anche con le sue preghiere, affinchè possa illuminare e infondere coraggio a coloro che hanno in mano le sorti dei festeggiamenti agatini.
La speranza è sempre la stessa, poter riabbracciare Agata, anche prima di di agosto, qualora la pandemia lo consenta.
Intanto domani, 12 febbraio, alle ore 10,00 in via Etnea, davanti la Posta centrale di Catania, i rappresentanti cerei che hanno aderito a questo appello, si incontreranno per spedire il plico al Papa.
Di seguito i firmatari:
Vincenzo Valenti, Orazio Cannavò e Piero Lipera (Cereo Ortofrutticoli)
Salvatore Russo e Fabrizio Lanzafame (Cereo Villaggio Sant’Agata)
Emanuele Calì e Agostino Zanti (Associazione Cereo Devoti di Sant’Agata)
Salvo Romano, Alessandro Buda e Giovanni Ravasco (in rappresentanza dei
Portatori dei cerei Votivi)
Salvatore Mirabella (Associazione “Come Ginestre”)
Roberto Tudisco (Presidente Prov.le Mio Italia – Pubblici Esercizi)