Dopo una lunga mediazione operata dal premier Conte tra Pd da una parte e M5S e Italia Viva dall’altro, un nuovo decreto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Le norme saranno valide non appena inserite in Gazzetta Ufficiale, dunque verosimilmente già da domani.
Vietati gli spostamenti tra regioni, 7 e 8 gennaio “gialli” con riapertura dei bar e servizio al tavolo mentre si inaspriscono i provvedimenti nel weekend -9 e 10 gennaio- che vedrà un’Italia arancione. Rimane valida la deroga che permette di fare visita ad un parente o ad un amico ma non più di due persone (minori sotto i 14 anni e disabili esclusi). Un mini decreto in regola fino al 15 gennaio quando scatterà la firma di nuovo DPCM valido fino al 31 gennaio, data della fine dello stato di emergenza ad un anno esatto dall’inizio della pandemia.
Per il ritorno sui banchi si dovrà attendere l’11 gennaio.
Ecco cosa è consentito e cosa no
Tra le novità del decreto l’inasprimento delle soglie per far scattare misure più restrittive, decretando nuove zone arancione o rosse.
Spostamenti tra Regioni
Dal 7 e il 15 gennaio 2021 scatta il divieto su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma.
Mobilità tra Comuni
Nei giorni 7 e 8 gennaio tutta l’Italia si colorerà di giallo: consentiti gli spostamenti tra Comuni, purché avvengano all’interno della propria Regione, con mascherine e distanziamento
Nei giorni 9 e 10 gennaio, invece, saranno applicate su tutto il territorio nazionale le misure previste per la “zona arancione”. Vietata la mobilità tra Comuni. Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Zona rosse
Il testo conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta ‘zona rossa’, la possibilità, già prevista di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione.
Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.
Coprifuoco
Rimane in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5: in questa fascia oraria non saranno consentiti gli spostamenti fuori dalla propria abitazione se non per comprovate esigenze lavorative, di salute o necessità.
Bar e Ristoranti
Una luce di speranza per bar e ristoranti. Si potrà consumare al tavolo solo nei giorni 7 e 8 gennaio. Mentre fino al 15 rimane il servizio di asporto e delivery.
Scuola
Un punto del decreto si concentra sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio.
Consenso al vaccino
Infine, per l’attuazione del piano di somministrazione del vaccino contro il contagio da COVID-19 sono previste specifiche procedure per l’espressione del consenso alla somministrazione del trattamento, per gli ospiti di residenze sanitarie assistite (o altre strutture analoghe), che siano privi di tutore, curatore o amministratore di sostegno e che non siano in condizione di poter esprimere un consenso libero e consapevole alla somministrazione del vaccino.
E.G.