Vulcano, la seconda delle sette sorelle delle Isole Eolie, inizia a preoccupare gli abitanti.
Sono già state evacuate varie abitazioni dopo che alcuni abitanti hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri segnalando la presenza di fumi provenienti dal sottosuolo.
Un fenomeno di degassamento con percentuale di anidride carbonica al di sopra dei valori normali. Questo è quanto conferma l’esito del personale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Questi fumi avrebbero provocato malori ad alcuni residenti e ai loro animali domestici.
L’aumento dell’attività sismica dell’isola di Vulcano è un processo lento e graduale, costantemente monitorato da fine settembre. L’ultima eruzione sull’isola risale a oltre 130 anni fa, nel 1890.
Il livello di allerta il primo ottobre era passato da verde a giallo a seguito di alcune variazioni nella temperatura e nella composizione dei gas emessi nonché a un aumento delle lievi scosse sismiche.
Sono fenomeni che potrebbero aumentare o diminuire, ma che in ogni caso suscitano preoccupazione nei residenti.
L’attuale attività vulcanica riguarda il cono della Fossa, uno dei tre vulcani presenti sull’isola.
La testimonianza da Vulcano
Abbiamo ascoltato la testimonianza di una turista: «Sono qui da due settimane circa. Ho vissuto a pieno questo periodo. Quando sono arrivata la situazione era sotto controllo, ci sono state molte rassicurazioni. Due giorni fa una famiglia ha iniziato a notare un certo malessere nei loro gatti e così si sono accorti di questi gas. a famiglia è stata evacuata e trasferita in albergo. Le attività commerciali sono ancora aperte ma la gente è sicuramente più preoccupata. Io ho iniziato ad avvertire un aumento dell’odore di zolfo e disturbi allo stomaco. Per questo stamattina ho richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno effettivamente riscontrato dei picchi di anidride solforosa. Causa mal tempo siamo isolati e non posso andare via, cosa che farò purtroppo appena possibile. C’è una cosa che devo segnalare. Nonostante l’ordinanza del sindaco, che vietava di effettuare visite al cratere senza guidare e limitava gli accessi all’isola, posso dire che non c’è stato nessun controllo. Finora è andata bene, ma bisognerebbe controllare meglio per evitare la tragedia».