Lo scorso dicembre, un giovane che all’epoca dei fatti aveva appena 15 anni, denunciò gli abusi sessuali subiti da un sacerdote di Enna.
La procura di Enna, con a capo il procuratore Massimo Palmeri, ha raggiunto il prete con un avviso di garanzia: l’accusa è di violenza sessuale aggravata. Il religioso è stato trasferito a Ferrara su disposizione del vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana per seguire un dottorato di ricerca. E proprio nei giorni scorsi, la polizia ha eseguito una perquisizione nel seminario emiliano con l’obiettivo di scovare altre prove.
Un’ispezione che, però, ha dato esito negativo. Così, la Procura ha disposto il sequestro di pc e cellulare, per ulteriori approfondimenti.
«È legittimo che le persone denuncino quello che ritengono, è altrettanto legittimo che le si verifichino – dice l’avvocato difensore Lovison all’Ansa -. Noi siamo contenti che si facciano le verifiche e sicuri che quello che ci viene contestato non è corretto. Ogni attività può solo dimostrare la non correttezza di queste accuse, che peraltro non conosciamo completamente».
E.G.