Come ogni 25 novembre, a partire dal 1981, oggi si rinnova la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Un momento di riflessione, ma anche una celebrazione per ricordare quelle donne che non ci sono più, vittime di femminicidio, violentate, abusate, uccise dalla mano delle persone che amavano di più o che non si rassegnavano ad un “no”.
Non bisogna restare in silenzio mai, e vivere nell’angoscia, nel dolore e nella rassegnazione, ma al contrario è necessario denunciare e rivolgersi alle forze dell’ordine e nel contempo alle tante associazioni del territorio, che consentano ad una donna di riprendere in mano la propria vita.
In queti anni sono tante le iniziative messe in campo, perfezionando sia le procedure sia del pronto intervento che quelle investigative ma, soprattutto, si è agito sul piano della prevenzione.
Secondo i dati della Questura di Catania, sono state 426 le segnalazioni, ad oggi, di maltrattamenti in famiglia nella provincia etnea, rispetto alle 487 del 2021 ed alle 499 del 2020.
Gli atti persecutori sono stati 294 rispetto ai 293 del 2021 ed ai 279 del 2020.
Quanto ai dati relativi alla misura dell’ammonimento per violenza di genere a Catania registrano un notevole incremento rispetto al 2021,con un raddoppio.
Iniziative
Nella sala “Geraci” di via Sangiuliano alle 10, un dibattito, che sarà concluso dalla segretaria generale della Uil Sicilia Luisella Lionti, con i saluti introduttivi di Enza Meli e delle responsabili di Uil Pari Opportunità e Uil Mobbing & Stalking Catania Serena Vitale e Agata Giuliano. Sono in programma le testimonianze di Enza Mignacca, sopravvissuta a un episodio di violenza, e Cinzia Cantarero, zia di Jenny Cantarero, vittima di femminicidio.
L’assessorato alle Pari opportunità, diretto da Giusi Lo Bianco, in collaborazione con il Centro antiviolenza Galatea, ha promosso pressogli Istituti comprensivi “Purrello” e “Savio” di San Gregorio, un incontro formativo dedicato alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado tenuto da Rita Fondacaro, volontaria del centro antiviolenza Galatea.
Nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università, l’incontro dal titolo “Violenza e fragilità: dagli strumenti di prevenzione all’educazione affettiva”, promosso dal dipartimento di Scienze della Formazione e dall’associazione nazionale Antimafia “Alfredo Agosta”.
Porta Garibaldi a Catania, per il secondo anno consecutivo, diventa una galleria d’arte per dire NO a tutte le forme di violenza sulle donne, dallo stalking al femminicidio, dalle prepotenze alle umiliazioni. La mostra, organizzata dall’associazione Acquedotte_
“Insieme possiamo dire basta!” è, invece, il tema della tavola rotonda che la Cgil e lo Spi di Catania, insieme al Coordinamento donne Cgil, al Coordinamento donne Spi e all’ AUSER, organizzano a partire dalle ore 9,30 nel Salone Russo (via Crociferi 40). D
Alla Ciminiere dalle 10 alle 13, saranno raccolte le testimonianze di persone vittime di violenza e verranno costituiti dei gruppi di lavoro su violenza di genere, violenza sui minori, baby gang, bullismo e cyberbullismo, il Tavolo della Pace.
L’obiettivo che il progetto pilota de “La rete antiviolenza” intende raggiungere è dare voce alla città e costruire una rete di solidarietà, confronto, pace sociale e intergenerazionale
Tra la varie iniziative meritevoli di attenzione il fumetto a colori “Stop agli abusi, stop al silenzio”, realizzato dal Distretto Lions 108 Yb Sicilia, su iniziativa del suo governatore Maurizio Gibilaro, destinato a scuole di secondo grado, alle parrocchie e a tutte le associazioni.
Stampate oltre 15 mila copie dell’opuscolo, presentato ufficialmente ieri, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sala giunta del comune di Aci Catena, alla presenza della sindaca Margherita Ferro, della sua giunta e diversi dirigenti scolastici del territorio acese.