I contagi tornano a fare paura, ma non quanto le chiusure che potrebbero presto bloccare la piccola ripresa di tutte quelle attività che hanno riaperto solo pochi mesi fa. Serve equilibrio e il Green Pass potrebbe rivelarsi lo strumento giusto.
In questi giorni sono tante le indiscrezioni trapelate sul nuovo decreto: dall’introduzione del certificato verde per i ristoranti al chiuso e palestre fino alla ridefinizione di nuovi parametri per decretare il passaggio a misure più restrittive. Quest’ultima richiesta proviene direttamente dai governatori delle Regioni che temono la zona gialla sempre più vicina in alcune realtà (come in Sicilia) e dunque propongono una linea più “soft” applicando il green pass, in zona bianca, solo per i grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi.
Ma il premier Draghi è già su una linea più severa: da qui a settembre il governo sembrerebbe voler dividere l’obbligatorietà del green pass per “tappe” sempre più stringenti che potrebbe includere persino i mezzi pubblici.
Oggi, salvo nuovi ma improbabili rinvii, si terrà l’attesa cabina di regia con Draghi, poi un nuovo confronto con le Regioni. Infine il Consiglio dei ministri darà alla luce il nuovo decreto che prevederà, inoltre, lo slittamento dello stato di emergenza fino al 31 dicembre.
E.G.