Rocca di Entella, è teatro di leggende come quella della principessa musulmana, figlia del califfo Muhammad Ibn Abbad, che preferì suicidarsi pur di non piegarsi all’esercito di Federico II.
I libri di storia raccontano che Federico II combattè la resistenza musulmana in Sicilia, ed impegnò l’esercito normanno, consolidando i suoi baluardi nella Sicilia occidentale ove erano presenti le roccaforti islamiche di Jato ed Entella.. Il capo indiscusso della ribellione araba fu Muḥammad ibn ʿAbbād che si proclamò “Principe dei credenti”. Secondo quanto tramandano i libri di storia Muhammad sarebbe stato sconfitto nella roccaforte islamica di Jato nel 1223, catturato e impiccato a Palermo.
Storia e leggenda si mischiarsi creando credenze e misteri irrisolti
Si narra appunto che il cosiddetto “Principe dei Credenti” si fosse arreso al volere di Federico II al patto di aver salva la vita e i beni. Muhammad stava lasciando l’isola, si stava dirigendo verso la Tunisia quando venne tradito, pugnalato e gettato in mare. Tutto ciò scatenò il desiderio di vendetta della figlia.
La vendetta della bellissima principessa araba
Di lei si narra fosse una donna elegante, di una bellezza non indifferente. Lei tanto bella quanto vendicativa ed allo stesso tempo coraggiosa. Dopo la morte del padre si rifugiò nella fortezza di Entella, ormai ultima roccaforte dei musulmani in Sicilia. Rimase ignoto il nome della principessa ma la sua vendetta viene ancor oggi tramandata. Si narra appunto che la rocca di Entella venne da lei fortificata e i guerrieri addestrati fino a che, due anni dopo, inviò una missiva a Federico II dimostrando di essere pronta alla resa perché ormai stanca di queste guerriglie. La donna non stava facendo altro che tramare la propria vendetta. Federico II inviò 300 tra i suoi migliori cavalieri per occupare la fortezza ma una volta entrati vennero assaliti e uccisi dagli arabi. Le loro teste penzolarono dai torrioni del castello e questo fu lo spettacolo che Federico trovò quando si accinse a prendere la roccaforte. Poco dopo il sovrano normanno si impadronì del luogo ma soltanto dopo che la principessa araba aveva smesso di combatterlo. La bella principessa, soddisfatta della vendetta e stanca dal lungo e spossante assedio, decise di togliersi la vita. Lei preferì darsi alla morte pur di non chinarsi al volere dell’uomo che le uccise il padre.