Una mostra multidisciplinare al Castello Ursino di Catania dedicata al grande scrittore Giovanni Verga, dal titolo “Verga: quotidianità di un romanziere. Famiglia, vita, carattere e opere dello scrittore dal carteggio Fondo Eredi Verga”, promossa dal Comune di Catania, in collaborazione con altri enti istituzionali e culturali, in occasione del centenario della morte dello scrittore di Vizzini.
Un’iniziativa culturale di grande valore che consente di poter conoscere aneddoti e documenti inediti legati alla quotidianità del padre del Verismo, esposti all’interno del Castello Ursino, visitabile fino al prossimo 26 dicembre.
Nella mostra è possibile ammirare documenti rilevanti per la comprensione della sfera esistenziale dell’autore di romanzi famosi com “Mastro Don Gesualdo”, “I Malavoglia” o “Storia di una Capinera” per citarne alcuni.
Vi sono molte lettere e anche documenti giudiziari, come il contenzioso legale tra Verga, Mascagni con l’editore Sonzogno.
Quando lo scrittore siciliano scoprì che il suo nome non figurava nella locandina dello spettacolo lirico “Cavalleria Rusticana” (trasposizione scenica di una sua famosa novella) che aveva debuttato al Teatro Costanzi di Roma nel 1890 alla presenza della Regina Margherita, decise di trascinare in tribunale sia Mascagni sia l’editore Edoardo Sonzogno per ottenere gli utili sul diritto d’autore.
Dopo vari giudizi si arrivò ad un accordo in favore di Verga per 143mila lire dell’epoca.
Numerosi anche i documenti dell’archivio familiare ancora oggi poco noto accompagnato da un catalogo, a firma del professore Antonio Di Silvestro, esperto delle carte dell’Archivio Verga (e componente del direttivo del consiglio scientifico della Fondazione Verga).
Un viaggio alla scoperta delle varie fasi della vita di Giovanni Verga, dalla nascita il 2 settembre 1840 alla morte il 27 gennaio 1922, avvenute entrambe a Catania.
Mostra “Cuore Contento”
Accanto alla mostra, una sezione di opere di arte contemporanea, nata da un’idea di Davide Bramante, dal titolo «Cuore Contento», che richiama ad un aforisma dello stesso Giovanni Verga che nella vita privata, rispetto al pessimismo delle sue opere, aveva questo motto «Chi ha il cuore contento, canta sempre».
Il progetto grafico del catalogo, le foto del materiale d’archivio e l’allestimento dell’esposizione documentaria sono state curate dall’Accademia di Belle Arti di Catania.