Codacons: la cassazione ritiene che l’indennizzo per danni da vaccino valga anche per i vaccini non obbligatori come quello contro il covid.
I moduli di consenso al vaccino anti-Covid che escludono le responsabilità dello Stato in caso di effetti dannosi per la salute e complicanze legate alla vaccinazione sono illegittimi.
A parlare è il Codacons, che richiama una sentenza della Corte di Cassazione per esprimere il proprio dissenso nei confronti dello stato.
I giudici della Suprema Corte, esprimendosi su un caso relativo a danni da vaccinazione contro epatite A, sono stati chiari. Hanno infatti stabilito che, pur non rientrando tra quelle obbligatorie per legge, tale vaccinazione era stata fortemente incentivata dalla Regione senza lasciare spazio alla discrezionalità del singolo. Tale circostanza annulla le differenze tra vaccinazioni imposte per legge e quelle raccomandate da specifici atti normativi.
Pertanto, in base ad un’interpretazione costituzionalmente orientata della norma, anche i danni derivanti da vaccinazioni non obbligatorie devono essere indennizzati ai sensi della legge n. 210/1992 che, come noto, riconosce un risarcimento a chi subisce conseguenze fisiche a causa dei vaccini.
Questo significa che i consensi fatti firmare ai cittadini che ricevono i vaccini anti-Covid sono illegittimi nella parte in cui esonerato lo Stato da responsabilità giuridiche, e ai vaccini anti-Covid si applicano le stesse disposizioni previste dalla legge 210/92 che riconosce un indennizzo per danni da vaccino – conclude il Codacons.