Una dipendente di un autonoleggio all’Aeroporto Fontanarossa di Catania è stata aggredita da un cliente.
E’ successo pochi giorni fa. Una dipendente di un autonoleggio dell’Aeroporto di Catania durante il turno di lavoro è stata aggredita da un cliente.
Purtroppo, come ci raccontano, questo è solo uno dei diversi casi di violenza cui sono sottoposti i ragazzi che svolgono questo lavoro. Patenti scadute, carte di credito mancanti, patenti internazionali dimenticate. Tutte motivazioni evidentemente necessarie per un rifiuto ma che manderebbero in escandescenza alcuni clienti in vacanza arrivati in Sicilia con l’idea di poter fare ciò che vogliono.
Quello degli scorsi giorni è solo l’ultimo degli episodi. Uno che più di tutti ha suscitato scalpore perché la ragazza sarebbe stata colpita pesantemente al viso.
Abbiamo parlato con alcuni dipendenti delle compagnie di autonoleggio. Alcune di queste infatti si trovano all’interno dell’aeroporto dove, tra carabinieri, polizia e vigilantes sarebbero più o meno tutelati.
Il problema nasce per i turni al parcheggio. Per ritirare l’auto infatti alcune di queste compagnie dispongono di un ufficio secondario situato all’interno del Parcheggio P4.
Ed è proprio in questo parcheggio che sarebbe avvenuta l’aggressione. E’ proprio qui che nascono le lamentele dei dipendenti.
Girando per il parcheggio si nota infatti subito l’assenza dei servizi igienici, di telecamere e di vigilantes.
Abbiamo chiesto ai dipendenti. A quanto pare per i propri bisogni fisiologici i ragazzi devono recarsi dietro le vetture, mentre per donne il luogo più vicino è l’aeroporto.
Ma andiamo alla questione sicurezza.
Sono assenti telecamere e vigilantes. Cosa che sembra impensabile per un luogo dove lavorano tantissime persone e dove ogni giorno si recano centinaia di viaggiatori. Un luogo di passaggio perché esterno all’aeroporto e a pochi passi dal piccolo campo Rom di San Giuseppe La Rena.
«Noi stiamo qui anche fino alle 23.00 ed è impensabile non avere un vigilantes che possa controllare la zona» ci racconta un ragazzo. «Si tratta della nostra sicurezza, la nostra e anche quella dei clienti. Può succedere qualsiasi cosa e noi non siamo al sicuro. Solo perché abbiamo un turno in parcheggio non significa che siamo dipendenti di serie B. Voglio poter lavorare al sicuro. Quello che è successo ci ha molto preoccupati».
I ragazzi dei vari autonoleggi hanno organizzato una raccolta firme per chiedere alla Sac l’installazione dei servizi igienici, delle telecamere e un servizio di vigilanza presente 24 ore su 24.