Una battaglia dopo l’altra è un film intenso e pieno di tensione, dove l’azione si intreccia con la vita di un uomo che ha perso tutto e cerca di rimettersi in piedi. È una storia che mescola politica, violenza, affetti e memoria. Paul Thomas Anderson costruisce un racconto potente e realistico, in cui ogni battaglia è allo stesso tempo esterna e interiore.
Trama: un padre contro il suo passato
Il protagonista è Bob Ferguson, interpretato da Leonardo Di Caprio. Un tempo era un militante idealista del gruppo rivoluzionario French 75, che negli anni ’90 aveva cercato di cambiare il mondo con azioni estreme. Dopo la fine del movimento e alcune scelte sbagliate, Bob si è ritirato, vive in solitudine e cerca di crescere la figlia Willa, una ragazza intelligente, ma ribelle, che non conosce del tutto il passato del padre.
La loro vita tranquilla viene sconvolta quando riappare Steven J. Lockjaw, un ex ufficiale militare e leader di un gruppo paramilitare di estrema destra. Lockjaw è il simbolo della violenza e dell’odio razziale che Bob aveva combattuto in passato. È un uomo pericoloso, freddo e spietato.
Lockjaw vuole colpire Bob dove fa più male: rapisce Willa per attirarla fuori dal suo rifugio. A quel punto Bob non ha scelta. Deve tornare in azione e affrontare le sue vecchie colpe. Inizia così un viaggio pieno di violenza, inseguimenti e tradimenti, in cui padre e figlia diventano il simbolo di due generazioni diverse costrette a combattere la stessa guerra.
Durante il percorso Bob ritrova alcuni compagni del passato, ma non tutti sono rimasti fedeli. Alcuni lo tradiscono, altri muoiono cercando di aiutarlo. In parallelo, Willa scopre chi era davvero suo padre e capisce che, dietro l’uomo stanco che conosceva, c’è qualcuno che ha lottato per un ideale, anche se ha sbagliato strada.
Temi e significato
Il film parla di colpa, redenzione e memoria. Ogni personaggio combatte la propria battaglia personale. Bob affronta il rimorso per le vite spezzate dalla sua militanza, Willa lotta per capire chi è davvero, e Lockjaw rappresenta il lato oscuro dell’America moderna, dove l’odio e il fanatismo si travestono da patriottismo.
La relazione tra padre e figlia è il cuore del film. Anderson la racconta con delicatezza, alternando momenti di scontro a momenti di profonda tenerezza. Non è una storia di eroi, ma di persone che cercano di sopravvivere in un mondo che non perdona.
Stile e regia
Girato in pellicola, con colori caldi e immagini ampie, il film ha un’estetica potente e visivamente ricca. Le scene d’azione sono realistiche e tese, mentre i momenti più intimi rallentano, lasciando spazio al silenzio e allo sguardo dei personaggi. Anderson usa spesso la luce naturale, dando alla pellicola un tono quasi documentaristico, che rende tutto più credibile.
La colonna sonora alterna brani rock e musica orchestrale, sottolineando il contrasto tra passato e presente. Il ritmo è a tratti lento, ma ogni scena ha un peso emotivo preciso.
Perché vederlo
Una battaglia dopo l’altra è un racconto umano e profondo su come le scelte del passato tornano sempre a bussare alla porta. DiCaprio regala una delle sue interpretazioni più mature, mostrando un uomo distrutto ma ancora capace di amare e di combattere. Il film parla di ideali, di perdono e del legame tra padri e figli. Ci ricorda che le vere battaglie non sono solo contro gli altri, ma soprattutto contro se stessi.








