Sul sagrato della maestosa chiesa di San Nicolò l’Arena danza la candelora dei pescivendoli. È un tuffo al cuore per i catanesi, perchè parla del tempo che stiamo vivendo con i cerei di Sant’Agata “confinati”. Un’altra giusta rinuncia dettata dalla pandemia. Ieri l’occasione per vedere la candelora “annacarsi” al di fuori del museo dei cerei, il monumentale tempio di San Nicola a piazza Dante, è stata una cerimonia per svelare il nuovo mazzo di fiori che sovrasta la candelora.
Con il cambio di guardia alla presidenza del cereo, che vede nuovo presidente Giampiero Napoli, si decide anche per il rinnovo del mazzo ed insieme ad esso cambia la caratteristica ghirlanda che ondeggia al tempo delle ballate. Il blu a rappresentare le onde del mare, le stelle marine ed un pesce argetato caratterizzano il nuovo ornamento floreale in capo al manufatto della categoria dei pescivendoli.
Un corteo di fan della candelora è presente per il grande evento. La svelata del “mazzo” è l’occasione per i portatori di provare gli ingranaggi. Ed è un pò festa sul sagrato della chiesa quando il cereo fà avanti indietro e gira intorno a se stessa. Le candelore portano folklore e sorriso e qualche fortunato turista può riprendere con lo smartphone ciò che avviene.
Da sempre la candelora dei pescivendoli è quella più festaiola. In stile rococò con ricchi festoni e pesci scolpiti che rappresentano l’eternità per il suo tipico procedere viene chiamata “la bersagliera”.
Le candelore di Sant’Agata si rifanno il look
Nell’attesa di tornare di nuovo tra le strade le candelore si rifanno il look. Già da domani, ad esempio, dovrebbero cominciare i lavori di restauro della cereo dei panettieri che era anche quello a necessitare di più urgenti cure strutturali. A rischio i preziosi rivestimenti con conseguenti danni irreversibili alle colorazioni originarie. La candelora dei panettieri, realizzata nel 1903 da esperti artigiani dell’epoca, è la maggiore per stazza e necessita di 12 portatori e viene definita la “mamma”. Previsti interventi di restauro anche le altre candelore.
La presidenza del comitato per i festeggiamenti agatini retta da Riccardo Tomasello è stata caratterizzata dal grande interesse per le candelore. La nascita del museo a San Nicola e l’attività di restauro dei cerei sono espressione di Tomasello. Il presidente del comitato evidentemente non ha mai escluso dalla festa l’elemento fondante rappresentato dalle candelore.
Un plauso va alle categorie rappresentanti dei cerei. In questo caso i pescivendoli, che instacabili – con mezzi e sacrifici propri – portano avanti la tradizione anche quando non c’è la festa e quindi neanche nessuno sponsor che sovvezioni attività.