Ancora pochi giorni di tempo per trasmettere telematicamente la dichiarazione dei redditi modello “Redditi 2025” in tutte le sue versioni. Infatti, entro la mezzanotte di venerdì 31 ottobre un’ampia platea di contribuenti sarà tenuta ad adempiere all’obbligo dichiarativo per il periodo di imposta 2024: persone fisiche, società di persone, società di capitali ed enti commerciali, enti non commerciali.
Analogamente entro la stessa data deve essere presentata anche la dichiarazione IRAP per i soggetti obbligati e, infine, la scheda che contiene le scelte del contribuente persona fisica per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’IRPEF.
La presentazione della dichiarazione può essere effettuata, utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a cura del contribuente stesso, di un intermediario abilitato o da una società appartenente al gruppo in caso di gruppi societari. Una volta effettuato l’invio telematico il servizio dell’Agenzia delle Entrate restituisce, usualmente dopo poche ore, la ricevuta che attesta l’avvenuta presentazione della dichiarazione.
Cosa sono tenute a fare le persone fisiche?
Le persone fisiche, a eccezione dei contribuenti che avendone i requisiti hanno presentato entro il mese di settembre il modello 730/2025, sono tenute a inviare il modello “Redditi PF” 2025. Questo modello deve essere utilizzato dai contribuenti che nel 2024 hanno conseguito, in via generale, redditi d’impresa, di lavoro dipendente e/o assimilati, fondiari, di capitale, diversi, di lavoro autonomo, provenienti da plusvalenze o trust. Devono presentare la dichiarazione anche i contribuenti obbligati alla tenuta delle scritture contabili (i titolari di partita IVA) anche se nel 2024 non hanno percepito nessun reddito.
Sono obbligati alla presentazione anche i contribuenti ai quali le addizionali all’IRPEF (regionale e comunale) non sono state trattenute o sono state trattenute in misura inferiore a quella dovuta. Altresì, hanno l’obbligo della dichiarazione coloro che hanno percepito redditi che derivano dalla locazione di fabbricati per i quali si è optato per la cedolare secca.
Cosa fare prima di trasmettere la dichiarazione?
È buona prassi, prima di procedere con la trasmissione della dichiarazione, controllare se si rientra nelle svariate ipotesi di esonero elencate nelle istruzioni ministeriali. Ma va comunque ricordato che anche i contribuenti esonerati possono presentare ugualmente la dichiarazione se intendono portare in deduzione e/o detrazione gli oneri sostenuti durante il 2024, oppure per chiedere il rimborso di eccedenze d’imposta emerse dal modello dell’anno precedente o da acconti versati nello stesso anno.
Regole per le società di persone
Le società di persone, invece, presentano la dichiarazione modello “Redditi SP 2025”. In questa categoria rientrano le società semplici, le società in nome collettivo, le società in accomandita semplice, le società di armamento, le società di fatto o irregolari, le associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni, le aziende coniugali se l’attività è esercitata in società fra i coniugi (coniugi cointestatari della licenza o entrambi imprenditori) e i gruppi europei di interesse economico GEIE.
Il modello deve essere utilizzato per dichiarare i redditi prodotti nell’anno di riferimento dalla società, per determinare la quota di reddito (o perdita) imputabile a ciascun socio o associato agli effetti delle imposte dovute dai singoli soci.
Modello per società di capitali ed enti commerciali
Le società di capitali e gli enti commerciali, per dichiarare i redditi conseguiti nel 2024 da assoggettare a IRES, utilizzano il modello “Redditi SC 2025”. Questo modello è, quindi, riservato alle società per azioni, alle società in accomandita per azioni, alle società a responsabilità limitata, alle società cooperative, alle società di mutua assicurazione, alle società europee riconosciute dal regolamento CE n. 2157/2001 e alle società cooperative europee previste dal regolamento CE n. 1435/2003 residenti in Italia, dagli enti commerciali residenti, pubblici e privati, diversi dalle società, e dai trust che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, dalle società ed enti commerciali di ogni tipo, compresi i trust, non residenti in Italia.
La dichiarazione degli enti non commerciali o senza scopo di lucro
Per dichiarare i redditi conseguiti nell’anno 2024 dagli enti non commerciali ed equiparati deve essere presentato il modello “Redditi ENC 2025”. Questo modello è riservato agli enti non commerciali pubblici e privati diversi dalle società, nonché ai trust residenti in Italia che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, alle Onlus a eccezione delle società cooperative, alle società ed enti non commerciali di ogni tipo, compresi i trust, non residenti in Italia, ai curatori di eredità giacenti se il chiamato all’eredità è soggetto all’IRES e se la giacenza dell’eredità si protrae oltre il periodo di imposta nel corso del quale si è aperta la successione. Sono tenuti a utilizzare questo modello anche le società e gli enti non commerciali non residenti se nell’anno di riferimento della dichiarazione (2024) hanno prodotto in Italia redditi d’impresa tramite stabili organizzazioni, fondiari, di capitale, diversi, di lavoro autonomo derivanti da attività esercitate in Italia, di partecipazione in società di persone e in società di capitali trasparenti.
Ricordiamo, infine, che gli esercenti arti e professioni e attività di impresa, che operano in attività economiche per le quali risultano approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale sono tenuti alla presentazione del modello I.S.A. che costituisce parte integrante di Redditi.








