Dopo aver visto come abbia fatto da sfondo alla seconda festa per il matrimonio di Charli XCX e George Daniel, scopriamo insieme i segreti della Tonnara di Scopello. Si tratta di un luogo che ricade nell’omonima frazione del Comune di Castellammare del Golfo, nel Trapanese, e del quale si hanno notizie XV secolo, quando venne affidato dal procuratore generale di Alfonso D’Aragona, Gisberto De Sfar, a un certo Simone Mannina, il quale poi lo passò alla figlia Bartolomea.
Le diverse proprietà
Quando nel 1468 Giovanni Sanclemente ottenne la concessione per ampliare il sito da parte del viceré di Sicilia, Lope III Ximénez de Urrea y de Bardaixi, la tonnara cominciò a essere considerata tale e da allora passò di proprietà più volte, anche tra diversi soggetti, tra cui i Gesuiti e la nota famiglia di armatori Florio.
Da allora la struttura ha subito diversi ampliamenti. La struttura originaria consisteva nel primo nucleo e in una torre che sorgeva nel corpo di fabbrica. Il primo ampliamento fu realizzato dal Sanclemente, il secondo dai Gesuiti e il terzo dai Florio, che realizzarono nello specifico la sopraelevazione di uno dei corpi di fabbrica ricavati dal baglio per ricavare nuovi locali destinati all’amministrazione.
La vera e propria attività di tonnara continuò in maniera ininterrotta fino agli ’80 del secolo scorso, precisamente nel 1984, quando fu effettuata l’ultima mattanza e venne cessata del tutto l’attività. Dopo l’acquisizione da parte dei Florio si arrivò anche a oltre 2mila quintali di pescato.
Come è gestita adesso?
Il fatto più recente collegato alla Tonnara risale al 2023, quando a seguito di alcune dispute legali i giudici hanno ribadito più volte la proprietà privata appartenente ai Florio. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto il ricorso dei proprietari e in seguito la demanialità è stata aggiudicata ai proprietari. Attualmente la struttura è visitabile a pagamento, con un biglietto di ingresso, ma viene sfruttata anche per l’organizzazione di eventi, come matrimoni o altri tipi di feste, sia pubbliche che private.
Il presidente di Legambiente Sicilia, Tommaso Castronovo, ha sottolineato come le aspettative su questo sito, a pochi passi dalla Riserva dello Zingaro, da un punto di vista ambientale siano sempre molto alte.
«La proprietà ha mantenuto – ha detto Castronovo – una gestione conservativa della Tonnara con uno spazio museale dedicato anche alla storia e all’esercizio della Tonnara negli anni. E’ un elemento che qualifica la gestione della memoria e che spesso non ritroviamo in altre tonnare. Un elemento positivo. Noi abbiamo un interesse che da anni esprimiamo con forza e determinazione, che è quello di difendere una delle più antiche tonnare siciliane, che è vincolata, che è un patrimonio culturale. Si deve tenere conto della tutela e del decoro monumentale. Non ci è stata segnalata alcuna emergenza su cui intervenire. Prima era un avamposto di un lido balneare e invece deve essere fruita in modo regolare. Era in amministrazione giudiziaria, ma adesso non ci sono elementi che compromettono la gestione conservativa della tonnara».
Giuliano Spina