Riparte con record di pubblico la terza e ultima stagione della “Porta Rossa” 3, la il crime – mistery, con la regia di Gianpaolo Tescari.
Una coproduzione Rai Fiction – Garbo Produzioni, prodotta da Maite Carpio e Maurizio Tini, composta da quattro puntate, in prima serata su Rai2.
In questa stagione i personaggi dovranno confrontarsi, ancora una volta e forse in via definitiva, con l’esperienza del distacco dalle persone amate e col tema della fiducia negli altri e in sé stessi.
Nel cast tra i protagonisti l’attore palermitano Gaetano Bruno che vestirà i panni di Diego Paoletto, Ispettore Capo e Vice Questore facente funzioni, che dovrà affrontare una dolorosa crisi sentimentale, determinata dalla decisione di Stella di lasciarlo e scomparire nel nulla.
Innamorato della sua terra, fonte della sua arte e della sua ispirazione, come nelle passate edizioni, darà quel tocco di umorismo al personaggio, così come racconta in questa intervista.
“Paoletto ha avuto un avanzamento di carriera e si occuperà di tutte le vicende della città di Trieste, trattando situazioni delicate, tra intrighi e sparizioni, come quella di Stella. Si scopriranno quali sono i motivi per cui non riesce a mettersi in contatto con lei, mentre la sua sarà una presenza molto importante. Ho già detto tanto e non posso anticipare nulla. Anche quest’anno vogliamo tenere sulle spine gli spettatori, e vogliamo riuscire, da un punto di vista drammaturgico, a trovare la quadratura del cerchio”.
Cosa c’è di Gaetano Bruno in Paoletto? “Paoletto nella prima stagione mi ha colpito particolarmente. In verità ero stato scelto all’inizio per un altro personaggio e poi mi hanno dato questo. Ho cercato di conferirgli una verve ironica che in scrittura non era presente per stemperare, nella prima stagione soprattutto, l’aura di personaggio spigoloso che poteva dare all’impatto. È un personaggio sarcastico che riesce sempre a portare verso di sé l’attenzione in modo leggero rispetto le battute scritte: da una battuta detta ad un poliziotto piuttosto che un collega. Così il suo ingresso nella serie è stato più soft”.
Perché vedere la serie? “Perché nella terza stagione si risolveranno una serie di situazioni che erano rimaste in sospeso e poi perché continuerà questo percorso avvincente verso la conclusione, verso un percorso paranormale che riesce ad avere un grande fascino sul pubblico. E poi gli attori sono molto giusti, la storia ha un forte appeal e siamo curiosi e speranzosi che l’amore che abbiamo messo in questa serie venga apprezzato dagli spettatori”.