Una pioggia di candidature dopo solo un mese dall’uscita del bando di Teatri Riflessi 7.
Tantissime sono le candidature arrivare da compagnie teatrali provenienti non solo da tutta Italia ma anche dalla Turchia, dall’Australia e dall’India.
L’arte e la cultura non hanno confini geografici e la voglia di ricominciare, di tornare sul palco ed esprimere se stessi è davvero tanta. Ecco quindi che si creano questi ponti culturali attraverso il Festival di Corti Teatrali Teatri Riflessi 7.
«Il ritorno di Teatri Riflessi, vuole essere quasi un “risveglio” collettivo che sappia educare alla rinascita. – racconta Dario D’Agata, direttore artistico del Festival – Dopo questi anni, “chiusi” ognuno nella propria sfera emotiva in un tempo sospeso, abbiamo bisogno di un ritorno all’arte, alla bellezza. Un desiderio di rinascita, spinti dalla volontà di offrire una possibilità agli artisti e di veicolare diverse realtà artistiche nazionali e internazionali dando loro visibilità. Teatri Riflessi sarebbe dovuto ripartire nel 2023. A dare la spinta per la ripartenza è stata la scomparsa di un membro della nostra famiglia: Valentina Nicosia, la responsabile del concorso. Il ricordo della sua forza, della sua tenacia, dell’amore che ha sempre provato per questo festival ci ha dato la voglia di ricominciare. A lei dedichiamo questa settima edizione, il cui tema “Ginestre” vuole essere simbolo di forza, di rinascita, di radici interconnesse con il territorio».
Il risveglio dell’arte
«Vedere che molte compagnie hanno risposto con entusiasmo a questa settima edizione ci fa capire che tutto il settore dell’arte vuole risvegliarsi da un letargo forzato. Il nostro bando di concorso è rivolto ad artisti e compagnie emergenti e professioniste italiane ed estere, senza distinzione di lingua e genere: teatro, danza, musica. Unico limite è la durata inferiore ai 20 minuti e un’idea drammaturgica potente. Quando abbiamo deciso di riproporre Teatri Riflessi quest’anno – fa eco Valerio Verzin – abbiamo pensato al significato, ai valori che muovono questo festival. La vera sfida non è vincere, è testare, capire la propria capacità di raccontare e raccontarsi e nella narrazione riflettere i territori e le emergenze contemporanee. La forza del corto è nella brevità del linguaggio, nell’immediatezza della comunicazione e nella capacità di catturare l’attenzione. In un mondo sempre più incline a un uso spasmodico dello Swipe Up, il corto teatrale si inserisce in maniera naturale, come fermo immagine di un teatro veloce, immediato, schietto che invita a fermarsi, almeno per un po’».
La domanda di iscrizione per Teatri Riflessi
La domanda di iscrizione scade il 25 marzo 2022. Saranno selezionati da un minimo di 10 a un massimo di 16 corti della durata massima di 20 minuti che si esibiranno – in qualità di semifinalisti – nelle serate di giovedì 14 e venerdì 15 luglio. Tra di essi verranno scelti i corti che concorreranno nella finale di sabato 16 luglio.
Quest’anno i concorrenti si contenderanno il “Premio Giovanni Di Bella Miglior Corto – Teatri Riflessi 7”, il “Premio per la Migliore Regia”, “Premio per la Miglior Scrittura in Lingua Italiana”, “Premio per la Miglior Scrittura in lingua straniera”, “Premio per la Miglior Drammaturgia Danza” (tutti intitolati a Giovanni Di Bella) e il “Premio Valentina Nicosia Miglior Interpretazione”. La giuria, infine, potrà assegnare liberamente dei premi aggiuntivi come collaborazioni, sostegni economici alla produzione o l’acquisto dello spettacolo al fine di inserirlo nel proprio calendario. Il Festival sarà quindi una vetrina, un mezzo per dare visibilità a chi partecipa.
L’evento si svolgerà presso il Parco Comunale di Zafferana Etnea dal 14 al 16 luglio 2022. I corti selezionati saranno comunicati il 15 aprile.
Al seguente link il bando di concorso (in italiano e inglese)
https://www.iterculture.eu/