Maurizio Avola, il mafioso catanese che, durante la trasmissione di ieri sera de La 7 “Mafia. La ricerca della verità”, ha rivelato di aver partecipato alla strage di via D’Amelio costata la vita al giudice Paolo Borsellino e alla scorta avrebbe mentito in tutti questi anni.
A dichiararlo la Procura di Caltanissetta che, con un lavoro accurato di anni, ha smascherato il clamoroso depistaggio delle indagini sull’attentato.
«L’ex collaboratore di giustizia Maurizio Avola – scrive in una nota il procuratore aggiunto Gabriele Paci – ha tra l’altro affermato di aver partecipato alla fase esecutiva della strage di Via D’Amelio, unitamente a Giuseppe Graviano, Matteo Messina Denaro, Aldo Ercolano ed altri. La circostanza risulta in effetti essere stata riferita per la prima volta da Avola nel corso di un interrogatorio lo scorso anno alla Dda di Caltanissetta, a distanza di oltre venticinque anni dall’inizio della sua collaborazione con l’autorità giudiziaria».
«I conseguenti accertamenti disposti, – prosegue la nota – finalizzati a vagliare l’attendibilità di dichiarazioni riguardanti una vicenda ancora oggi contrassegnata da misteri e zone grigie, non hanno allo stato trovato alcuna forma di positivo riscontro che ne confermasse la veridicità».
E.G.