Fermato per tentato duplice omicidio, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, nonché per illegale detenzione e porto in luogo pubblico di una pistola, Giuseppe Tirenni, 48enne pregiudicato.
Il provvedimento è stato emesso all’esito di indagini coordinate dalla Procura e svolte dalla squadra mobile-sezione reati contro la persona, avviate nel pomeriggio dello scorso 16 novembre, dopo la segnalazione giunta al numero unico d’emergenza dell’arrivo presso il Pronto Soccorso di un uomo ferito da colpi di arma da fuoco.
Grazie al rinvenimento e sequestro, sul luogo del tentato omicidio, di tre bossoli calibro 7,65 GFL ed alle successive indagini, è stato accertato che la vittima presentava lesioni giudicate guaribili in trenta giorni e che era stata colpita alla coscia sinistra, proprio sopra il ginocchio, con foro di entrata e d’uscita.
La sparatoria
É’ riconducibile a pregresse diatribe tra il proprietario di un terreno con annesso fabbricato, proprio in corrispondenza del luogo del ferimento a Misterbianco, e l’attuale conduttore, ossia l’indagato Giuseppe Tirenni.
Quest’ultimo, infatti, era inadempiente sia in ordine al pagamento del canone di locazione, sia in ordine alle spese per i consumi.
Il proprietario era così determinato, con l’aiuto di altre due persone, a tagliare con un flex il lucchetto, con cui il cancello dell’abitazione era assicurato e ad apporne uno in sostituzione, in modo da ritornare in possesso dei locali.
Tale condotta ha innescato la reazione del fermato, già gravato da condanne per i reati di evasione nonché in materia di armi, stupefacenti e contro la persona, il quale, a sua volta, venuto a conoscenza di quello che stava accadendo, non avrebbe esitato a presentarsi armato di pistola ed a sparare, prima ai danni del ferito, poi contro l’auto, al cui interno si era rifugiato, l’uomo che avrebbe dovuto prendere in affitto la casa.
A quel punto, raggiunta l’autovettura con più colpi, infrantisi ad altezza d’uomo sul parabrezza e ferito il proprietario dell’abitazione, Tirenni si sarebbe allontanato dal luogo della sparatoria, rendendosi irreperibile.
Nella mattinata dell’1 dicembre, dopo le investigazioni coordinate dalla Procura etnea, svolte dagli investigatori della squadra mobile e caratterizzate da servizi dinamici di osservazione, è stato rintracciato presso l’abitazione di una familiare, dove aveva cercato di sottrarsi alla cattura.
Nella fase esecutiva del fermo, presso lìabitazione, erano state rinvenute parti di armi da fuoco in relazione alle quali si stanno conducendo ulteriori approfondimenti al fine di verificarne l’eventuale utilizzo in ulteriori fatti delittuosi.
Eseguite le formalità di rito, l’indagato è stato condotto presso la casa circondariale di piazza Lanza e, in esito alla convalida, sottoposto a custodia cautelare in carcere.