Un cittadino cinese vendeva nella propria attività commerciale mascherine nocive per la salute e non sicure. Prosegue così l’attività dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania mirata alla verifica delle misure per il contenimento dell’epidemia Coronavirus.
In un negozio di Misterbianco sono state sottoposte a sequestro 20.000 mascherine di protezione individuale (D.P.I.) non sicure. In particolare, i militari della Compagnia di Catania, grazie ad un costante controllo del territorio e ad una mirata attività info-investigativa, hanno individuato l’esercizio commerciale, gestito da un cittadino cinese.
All’atto dell’accesso, i finanzieri hanno riscontrato che le mascherine erano prive della marcatura di qualità CE. Tali prodotti, oltre ad essere di per sé potenzialmente nocivi per la salute della persona, non avevano inoltre le istruzioni in italiano, in quanto provenienti direttamente dalla Cina. Assente anche la documentazione contabile e fiscale che ne attestasse la legittima provenienza. La merce era sprovvista di autorizzazioni che ne dimostrassero la conformità alle disposizioni vigenti in materia sanitaria.
Per tale ragione, i militari hanno proceduto al sequestro amministrativo della merce. Inoltre segnalato il titolare dell’attività commerciale alla locale Camera di Commercio.