Alti e bassi all’assemblea di Confindustria etnea, dove era presente anche il Ministro Musumeci, già ospite della manifestazione di Fratelli d’Italia proprio a Catania. Al centro dell’assemblea, proprio il ruolo che potrebbe e dovrebbe svolgere il Governo per aiutare le aziende siciliane.
Da anni la Sicilia è stata croce e delizia delle imprese nazionali ed internazionali, iniziando dalla Pfizer, e spesso tenuta in considerazione per nuovi importanti progetti. Progetti spesso sfumati proprio a causa della mancanza di investimenti e sostegni da parte del Governo e di tutte le istituzioni.
Sembra, tuttavia, che questo stia cambiando e una nuovo respiro imprenditoriale stia arrivando. All’assemblea “Innovation Valley”, sono state infatti presentate una serie di realtà che presto investiranno in Sicilia, in particolar modo nel catanese. Tra queste, i colossi Tim Spa, StMicroelectronics e 3 Sun Enel Green Power.
Un’altra azienda è l’Elettra Tlc Spa, elezionata per la fornitura e posa in opera di collegamenti in cavo ottico sottomarino che consentiranno connettività ad altissima velocità in 21 isole italiane. Anche la Archicart Srl, una pmi innovativa che ha studiato soluzioni nel campo dell’architettura nel rispetto dei principi della sostenibilità ed ha brevettato un pannello autoportante ondulato e sistemi di connessione, investirà in quella che è l’Etna Valley.
L’entusiasmo del presidente etneo Biriaco
“Catania si sta avviando ad una riconversione trasversale finalizzata anche all’utilizzazione delle fonti energetiche alternative e ad un’economia più green – ha dichiarato il presidente di Confindustria Catania Biriaco – Grazie a piccole e grandi realtà produttive, alcune spesso sconosciute – ha aggiunto – si sta scrivendo nuovo capitolo della sua ripartenza. La città diventa protagonista di un nuovo fermento imprenditoriale di cui spesso viene sottovalutata la forza propulsiva. La nostra Assemblea vuole essere anche un giusto tributo a queste eccellenze ed uno sprone affinché le istituzioni e la politica creino le condizioni essenziali per la loro crescita”.
Bonomi: “Attenzione globale al Sud”
Ad abbassare l’entusiasmo, però, ci pensa il presidente di Confindustria Bonomi. Bonomi, infatti, ha fatto un breve excursus sulle difficoltà delle imprese italiane e ha sottolineato l’assoluta mancanza di coraggio nella Legge di Bilancio 2023. In particolare, si è soffermato sulla mancanza del taglio del cuneo fiscale, che porterebbe in modo strutturale più liquidità agli italiani. Un’ulteriore imbeccata anche per la mancanza di un credito d’imposta dedicato al Sud e quindi ad una visione globale di quello che sarà un piano di riforma.
“Non possiamo nascondere di essere preoccupati dalla mancata proroga del credito d’imposta Mezzogiorno sui beni strumentali e del credito d’imposta Zes che insieme alla decontribuzione Sud hanno sostenuto la tenuta produttiva del Mezzogiorno”