La zona arancione sembra prossima per l’Isola, che in 2 settimane vanta un drastico calo della positività. La Sicilia, confermata sabato scorso in zona rossa con un Rt del 1,27, già da questo fine settimana potrebbe colorarsi di arancione dato che i parametri dell’ultimo report risultano incoraggianti: Rt in calo. Incoraggianti ma non ottimi, la curva di contagio potrebbe risalire velocemente.
Il Presidente della Regione, Musumeci, fautore di un lockdown, ritratta, considerando i dati attuali: «Per fortuna i dati cominciano ad essere incoraggianti, anche se il numero delle vittime rimane ancora alto. Sono fiducioso: se il calo dovesse essere costante potremmo anche revocare la zona rossa e tornare a respirare nella zona arancione», lo afferma il governatore a “Oggi è un altro giorno”.
Si attende il report ISS del fine settimana
Il prossimo monitoraggio ISS è atteso per venerdì 29 gennaio, i dati in esame saranno nel range settimanale compreso tra il 18 e il 24, con aggiornamento fino al 27. La Sicilia si attesta con ottimi dati, la speranza è saltare in zona arancione già dal 31 gennaio con l’approvazione del Ministero della Salute. E mentre nessuna regione italiana ha i dati per entrare in zona bianca, alcune virano, direttamente verso il “rosso scuro” a causa dei dati allarmanti; parliamo del Friuli-Venezia Giulia che, addirittura spera nella zona gialla, assieme a Veneto, Emilia Romagna e provincia autonoma di Bolzano. Il consiglio del “rosso scuro” arriva dall’Unione Europea
I criteri dell’ultimo Dpcm
I criteri dell’ultimo Dpcm si basano sull’Rt: il colore arancione spetta alle regioni con Rt sopra l’1 nel suo valore minimo, il rosso per Rt sopra 1.25. Per il passaggio dall’arancione al giallo servono 2 settimane con Rt inferiore a 1. I calcoli, però, si basano anche sul tasso di positività o di incidenza calcolato sui positivi diagnosticati ogni 100mila abitanti nonché altri 19 parametri riportati nel monitoraggio settimanale. In linea generale per scalare di colore e di fascia si deve attendere due settimane, mentre, per risalire bastano anche pochi giorni, se la situazione risulta critica.
Zona arancione, cosa si può fare
Cosa si può fare in zona arancione? Rimane il coprifuoco dalle 22:00 alle 05:00 del mattino, eludibile solo per comprovate esigenze lavorative e di urgenza. L’asporto di cibi e bevande da tutti i locali resta consentito dalle 5:00 alle 18:00 e dalle 18:00 alle 22:00 solo dai locali con cucina. Le consegne a domicilio, invece, non hanno limiti di orario.
Consentita la visita a parenti o amici, nello stesso comune, una sola volta al giorno e in massimo 2 persone in auto tranne se gli ulteriori passeggeri hanno meno di 14 anni, disabili o non autosufficienti. Per i Comuni fino a 5.000 abitanti gli spostamenti rimangono permessi entro i 30 kilometri dai confini con divieto, però, di recarsi nel capoluogo di Provincia. La mobilità intercomunale è, chiaramente, consentita per esigenze di lavoro, salute, necessità o per eventuali servizi non presenti nel proprio. L’autocertificazione è necessaria per qualunque spostamento.
Centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Ma saranno aperte farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai anche all’interno del centro commerciale.
G.G.
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