Secondo ciak del tour degli orrori al cimitero monumentale di Catania.
Questa settimana Concetto Ecora, cittadino di un comitato spontaneo della zona della VI Municipalità ci ha portato a visitare il quadrante San Francesco, la cui costruzione risale a circa 15 anni fà e le cui condizioni continuano a versare nel degrado più totale, tra sterpaglie, con il conseguente rischio incendio e allagamento di tombe durante i temporali.
Come ci racconta Ecora, più volte i parenti dei defunti hanno dovuto vedere le tombe dei propri cari sommersi da diversi centimetri di acqua, con i loculi che galleggiano.
Uno scenario che naturalmente genera disperazione e nel contempo rabbia, per una situazione che si trascina e che invece doveva essere risolta da tempo.
A questo di aggiungono anche caditoie otturate con materiali di risulta alla meno peggio, tombe vandalizzate e aperte, come ci mostrano queste immagini.
«La nostra speranza è che attraverso questi articoloi – afferma Ecora – riusciamo ad attirare l’attenzione, ovviamente visto la situazione attuale della città, della prossima amministrazione. Dobbiamo dare dignità e rispetto ai nostri defunti. E non penso sia corretto che in una città come Catania, a vocazione turistica e conosciuta in tutt oil mondo, ci sia un cimitero in queste condizioni».