Capita spesso, che i clienti alle casse non rivolgano ne parola ne sguardo alla cassiera. Ogni loro attenzione è rivolta al display della cassa. Scrupolosamente osservano i prezzi che appaiono sul display. Sembra una corsa verso il tempo: la cassiera batte velocemente la spesa mentre la cliente cerca di non far sfuggire alla propria vista neanche un prezzo fino a dire: “Aspetti cos’è il prodotto da 3.59 euro?” – “Sono gli hamburger che ha preso in macelleria” risponde la cassiera. A quel punto la cliente si rasserena ma continua a guardare il display cion aria sospettosa! “Signora il conto è 86,30 euro” esclama la cassiera – “Quanto? E’ impossibile! Questo scontrino non mi convince, credo che lei abbia sbagliato” Dopo un’attimo di silenzio la cassiera elenca velocemente i prodotti che hanno riportato un prezzo notevole rispetto ad altri, in modo tale da fare una veloce somma della spesa. La cliente a quel punto salda il conto pur rimanendo titubante. Qualcosa continua a turbarla. Con sguardo misterioso osserva prima la spesa e poi la cassiera.
L’ora dei conta è arrivata
La signora solo dopo aver pagato, mette da parte il carrello, tira fuori dalla borsa i suoi occhiali e legge scrupolosamente lo scontrino. Ad un certo punto torna indietro con lo scontrino chilometrico in mano perché, nei suoi 86.30 euro di spesa, non le torna che ha pagato le patate in offerta 1,40 anziché 0,70 cent.; così la cassiera deve fermarsi ad esaminarle lo scontrino e spiegarle che l’offerta è al chilo e la signora ha comprato due chili di patate e non uno. Ne parte una specie di concorso a premi, tipo “ok il prezzo è giusto” e non sempre la cliente si convince di quando le viene detto!