In una giornata con tante note positive che vanno oltre il risultato, quella che risalta più all’occhio nel 4-1 contro il Licata in casa è il ritorno al gol di Manuel Sarao. L’attaccante etneo ultimamente era stato al centro di qualche critica da parte dell’ambiente per i pochi gol realizzati nell’arco di tutto il campionato. Il numero 99 rossazzurro non appariva sul tabellino dei marcatori dal lontano 23 ottobre nel derby in casa del Paternò vinto 4-0. In quella giornata fu lui a sbloccare la gara così come avvenuto in occasione delle altre due reti siglate in stagione. È stato infatti proprio Sarao ad aprire, insieme a Lodi, il campionato del Catania con il gol del definitivo 2-0 in casa del Ragusa nella prima giornata di campionato. Il secondo gol risale invece al 9 ottobre al Massimino quando diede il via al poker rossazzurro ai danni del Castrovillari.
Tre mesi esatti dall’ultima rete che sono sicuramente pesati all’attaccante etneo. Un digiuno che aveva iniziato anche ad alimentare qualche critica tra l’ambiente nei confronti di un giocatore di spessore per la categoria su cui i tifosi si aspettavano qualcosa in più.
Eppure l’attaccante rossazzurro proprio ieri di fronte a 14 mila tifosi ha messo a zittire tutti sbloccando la gara a soli 5 minuti di gioco con un colpo di testa vincente che ha aperto le danze per il 4-1 finale.
A fine gara tra i tifosi non c’è nessun dubbio: è proprio lui l’uomo partita e non solo per il gol. Quello visto al Massimino è un Sarao in gran rispolvero, propositivo, cinico e attento. Un giocatore che, nonostante le 4 reti in 19 presenze, con questo atteggiamento risulta determinante e da cui il Catania non può prescindere.