Oltre due mesi di programmazione con cinque mostre temporanee per raccontare il patrimonio devozionale e demoetnoantropologico della straordinaria Festa di Sant’Agata attraverso le ricerche e i linguaggi più attuali delle arti visive, per leggerne l’affascinante complessità tra riti e simboli.
Coinvolti diversi luoghi di Catania, dalla chiesa di San Nicolò l’Arena al Palazzo centrale dell’università, da Isola e Libreria Prampolini fino alla fon Art Gallery di Aci Castello.
“Per il terzo anno Oelle celebra Agata in forma contemporanea – afferma Ornella Laneri, presidente della Fondazione – quest’anno i 4 colori che ne caratterizzano la festa, il bianco (il sacco), l’oro (Agata), il rosso (il drappo) e il verde (l’olivetta), raccontano un percorso in continuo divenire che trova la sua massima espressione nella nostra piattaforma web fondazioneoelle.com/agataontheroad che si ‘autoalimenta’ grazie ai contributi che continuano ad arrivare da tutto il mondo.
Attraverso i linguaggi dell’arte (fotografia, scultura, installazione, video, sound art e scrittura) la piattaforma si pone come obiettivo la creazione di un archivio in grado di cogliere la visione “altra” del culto agatino, ponendo l’accento sul rapporto tra la città e la ritualità, tra Agata e le strade, tra Agata e i suoni, tra Agata e la comunità locale vissuta senza filtri”