Roberta Macrì, 34 anni di Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, e dal 2011 sulla sedia a rotelle a causa di un incidente stradale, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
A consegnare il riconoscimento il Capo di Stato, Sergio Mattarella.
In un post su Facebook racconta l’emozione vissuta anche per l’impegno alla lotta dell’abbattimento delle barriere comunali a favore dei disabili.
«Ed eccomi qui a raccontarvi, in parte, questa meravigliosa esperienza. Un pomeriggio ricevo una telefonata nella quale mi dicono: “ Salve sig.ra Roberta, La chiamo dal Quirinale”. Era periodo di carnevale quindi immaginate la mia titubanza che figuratevi se non ho espressa. Ma poi la signora incalza: “Stia tranquilla, è tutto vero, può chiedere anche a suo padre. Anzi ancor meglio, stacchi con me chiami suo padre e poi ci risentiamo. “ Così faccio e mio padre mi dice: “Sarai nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.»
«Vi dico solo che per fortuna, come sempre, ero seduta altrimenti mi sarei spalmata. Entrare tra le mura del Quirinale dove si è svolta molta parte della storia italiana, dove sono passate molte delle dominazioni e continuano a passare personaggi illustri mondiali, dove se i muri potessero parlare non basterebbe una vita per ascoltare tutto, ti fa sentire non solo piccola piccola ma al settimo cielo perchè puoi godere di infinite emozioni indescrivibili. E per una che ama la storia vi garantisco che sono amplificate».
«Per non parlare de trovarsi al cospetto del Presidente Mattarella che non è molto alto ma con il suo portamento e rigore sembra un gigante. Sono infinitamente onorata di aver vissuto tutto questo ma non sarei arrivata lì senza mio padre, il mio amore, i miei suoceri, la mia famiglia allargata, e tutti coloro che in questi anni mi hanno supportata in tutto e per tutto ma anche a chi mi ha ignorata ed a chi mi è stato contro perchè “è Grazie alle apparenti sconfitte che ci si fa la corazza e si vincono le battaglie».
«Sappiate però che questo premio non mi fa volare perchè le mia ruote sono sempre ben salde in terra, anche perché un premio rimane sempre un oggetto ed ha il valore che gli diamo noi. Quindi quello che gli darò io sarà di continuare a portare avanti le mie battaglie per l’abbattimento delle barriere architettoniche e mentali per un mondo migliore per TUTTI e provare a trasmettervi la mia voglia di vivere per aiutarci ad affrontare al meglio la vita, il tutto senza mai arrendermi anche quando lungo il cammino troverò i muri. Sarà utopico ma io sono una sognatrice».
Roberta del resto non ha mai rinunciato ai suoi sogni, come quello di avere un compagno, di continuare a danzare e di diventare una campionessa di Para Powerlifting.