Nel rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici saranno inseriti un aumento di circa 107 euro e più smart-working.
La linea del lavoro agile, che si è imposta in prevalenza nell’ultimo anno, sarà una delle voci dominanti nei rinnovi dei contratti nazionali per il pubblico impiego. La firma è stata messa oggi dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in sinergia con il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Mario Brunetta e alla presenza dei diversi sindacati generali di categoria, Cisl, Cgil e Uil, con i rispettivi rappresentanti.
Sblocco dello smart working
La base comune è sbloccare lo smart-working e rendere il lavoro d’ufficio più agile e anche più green trapiantandolo a casa. Le linee imprescindibili vedono trasparenza nei servizi e maggiore comfort per le esigenze dei dipendenti pubblici. “Avviare una nuova stagione di relazioni sindacali che punti sul confronto con le organizzazioni dei lavoratori e porti a compimento i rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021”, spiega una nota del Governo.
I tempi non saranno lunghi. Molto presto, fanno sapere dal Governo, sono previsti gli atti di indirizzo all’Aran per il riavvio della stagione contrattuale. I rinnovi interesseranno circa 3,2 milioni di dipendenti pubblici e che prevedono un aumento medio di circa 107 euro. Si tratta di un lancio nell’economica del paese anche grazie all’uso dei fondi del Recovery Plan.
G.G.