Giungono ulteriori aggiornamenti sulla situazione rifiuti a Catania, dopo i solleciti inoltrati della Regione Sicilia ai vari impianti. La richiesta di aiuto dell’Ente pubblico, indirizzata alle discariche di Gela, Siculiana e Motta Sant’Anastasia, ha ricevuto risposte contrastanti.
La saturazione della discarica di Lentini continua ad esasperare i toni inerenti la questione rifiuti. I cumuli di immondizia non raccolta, nei giorni scorsi, hanno fatto prepotentemente capolino sui tavoli della politica regionale, alla ricerca di una soluzione che possa soddisfare tutte le parti in causa. E riportare serenità anche tra i cittadini, bersagliati dai cattivi odori e dall’ingombro dei rifiuti sempre più pericoloso soprattutto per la salute pubblica.
La “Oikos”, gestore dell”impianto di Motta Sant’Anastasia, si è ritirata dalla corsa (almeno temporaneamente) praticamente subito. La motivazione sta nella capienza della discarica: si è preferito non forzare la mano, facendo prevalere le questioni logistiche e tecniche (dovranno svolgersi dei lavori interni). Il tetto è fissato infatti a 3900 tonnellate di spazzatura e, almeno per il momento, non si vuole sforare questo quantitativo. Non sono da escludere, però, ulteriori interlocuzione in futuro per trovare un punto d’incontro.
Gli ultimi aggiornamenti rilevanti riguardano gli impianti di Gela e Palermo. Quello gelese, geograficamente più vicino, accoglierà il trattamento di rifiuti per ulteriori 3400 tonnellate a settimane. Un vero e proprio paracadute temporaneo, che permetterà di smaltire montagne di rifiuti depositate in giro per la città di Catania.
Quest’ultima discarica, però, non sarebbe in grado di smaltire tutta la quantità di rifiuti previsti. Sarebbe stato autorizzato, infatti, il conferimento straordinario di una parte dell’immondizia (circa 1500 tonnellate) nella discarica di “Bellolampo” di Palermo. Pure quest’impianto subirà dei lavori nei prossimi mesi, per la creazione di un’ulteriore vasca in cui conferire rifiuti. Un’operazione necessaria per garantire un futuro sostenibile per la raccolta dell’immondizia nell’isola. Non resta da escludere, inoltre, la pista estera per lo smaltimento dei rifiuti, come riportato qualche giorno fa per risolvere definitivamente il problema.